Fa pipì sulle mura del castello di Lecce e viene ripreso da una troupe televisiva – il VIDEO

Castello di Lecce, ore 9: un signore di mezza età si avvicina al castello e senza pensarci troppo, noncurante della zona molto trafficata, ha deciso di fare pipì sulle mura dell’antico edificio storico. Il castello di Lecce si trova a ridosso del centro cittadino, più precisamente poco più ad est di esso, nei pressi di piazza Sant’Oronzo.

L’imperatore Carlo V d’Asburgo nel 1539 emanò l’ordine di demolire il vecchio baluardo principesco, risalente al Medioevo, e di costruire una nuova fortezza, all’avanguardia con le tecniche di architettura militare. I lavori di costruzione e di progettazione furono affidati a Gian Giacomo dell’Acaya, ingegnere generale del Regno di Napoli. La parte più esterna fu realizzata tra il 1539 e il 1549.

Nel 1872 venne colmato il fossato che lo circondava ed eliminati i ponti elevatori delle due porte: “Porta Reale”, l’unica che oggi consente l’accesso, e la “Porta Falsa o di Soccorso” sul lato posteriore, che è quello più sviluppato ed il più fortificato, per contrastare i pericolosi attacchi che provenivano dalla vicina costa del mare Adriatico.

Per far posto all’imponente mole del castello fu demolito il Convento dei Celestini con l’annessa Chiesa di Santa Croce, in seguito riedificati in via Umberto I, e l’elegante reggia di cui rimane qualche traccia, inglobata nel corpo di fabbrica centrale: il Mastio a Nord-Est, la torre collocata a sinistra nel cortile a la “Torre mozza” posta a Sud-Ovest.

Il castello non ebbe solo funzioni difensive; per esempio, nel XVIII secolo una delle sale fu adibita a teatro.

Dal 1870 al 1979 il Castello fu caserma e distretto militare. Il 30 aprile 1983 l’Amministrazione Militare cedette il Castello al Comune di Lecce, che oggi lo utilizza come sede dell’Assessorato alla Cultura e centro per le attività culturali. Il primo piano del castello, area Nord-Ovest e area Sud-Est, è utilizzato per collocarvi eventi, promuovere iniziative culturali e realizzarvi percorsi espositivi. Recenti indagini archeologiche svolte dall’Università del Salento hanno messo in luce il nucleo (almeno ad oggi) più antico del maniero, che è da far risalire al XIII secolo e inizi del XIV secolo cioè tra l’età sveva e quella angioina.

Insomma, permettetecelo di dire, qualcuno in queste ore a Lecce ha letteralmente pisciato sopra il simbolo di una lunga Storia, fatta di arte e cultura ma purtroppo oggi vittima di degrado. Il filmato diffuso dall’emittente televisiva: