Petrolio e pesci morti dal Pertusillo, l’acqua potabile dei pugliesi. Con un anno di ritardo i controlli sulle acque

“Il vecchio adagio dice ‘meglio tardi che mai’, ma quando si tratta di verificare la qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case, un ritardo è grave e abbiamo l’obbligo di stigmatizzarlo: la nostra Giunta regionale ha impiegato oltre un anno per dar seguito alla mozione che abbiamo presentato per effettuare gli opportuni studi di controllo sulle acque del Pertusillo”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. “Solo lo scorso aprile, infatti, -aggiunge- la Giunta Emiliano si è ricordata di adempiere alle indicazioni e alle richieste contenute nella mozione approvata dal Consiglio regionale. Eppure, sono controlli urgenti e doverosi che l’amministrazione avrebbe dovuto avviare subito dopo l’approvazione dell’atto. Come è noto (e come riportato anche nella delibera n.59 della Giunta), il Pertusillo sarebbe interessato da più tipi di contaminazione, tra cui quella chimica dovuta all’insistenza di 25 pozzi di estrazione di petrolio nella valle che ospita il lago e da cui dovrebbe derivare la presenza nelle acque di ioni metallici, idrocarburi e pesticidi. A ciò si aggiunga la strana moria ittica che ha interessato il Pertusillo tra il 2010 e il 2012, così come nel 2015. Un anno, quindi, -conclude Marmo- è passato inutilmente e non sarebbe pleonastico chiedere spiegazioni ad Emiliano: cosa gli ha impedito di approvare prima gli studi sulle acque? Le primarie del Pd?”.