Rapporto inquietante in Puglia: a Brindisi raddoppiati casi di leucemia, infarto +60%. Li dove sorgono centrali Enel e petrolchimico

Brindisi: sotto accusa l’anidride solforosa da centrale termoelettrica. Stando a quanto riportato dai nuovi dati dello studio, elencati su Il Fatto Quotidiano, sarebbero in aumento praticamente tutti i tipi di tumori (+16%), tumori della vescica (+63%), leucemie (+115%) ed eventi coronarici acuti (+62%) ma anche i casi di  diabete, malattie neurologiche, patologie cardio e cerebrovascolari e respiratorie.

E’ quanto riportato da uno studio – visionato in anteprima da ilfattoquotidiano.it – che a Brindisi ha analizzato i picchi preoccupanti nei livelli di inquinamento delle centrali elettriche e del petrolchimico.
“Esposizione del passato alle polveri sottili e all’anidride solforosa di origine industriale”, prodotte dalle centrali termoelettriche Enel e dal petrolchimico di Brindisi, e la “mortalità per tumori, malattie cardiovascolari e respiratorie” ed “incidenza di alcune forme tumorali” come il cancro  al polmone.

Ad aggravare la situazione, anche un numero rilevante di malformazioni congenite riscontrate anche durante i ricoveri.

 Poi un dato sulle malformazioni congenite, già al centro di uno studio del Cnr di Lecce negli anni scorsi: “L’esposizione ad inquinanti da polo petrolchimico è risultata associata a ricoveri nel primo anno di vita per malformazioni congenite, ma tale associazione non è osservata nell’analisi relativa al periodo 2010-2013“.

I ricoveri sembrano quindi proporzionali al livello di inquinamento.

Del drammatico esito dello studio ne ha parlato anche il servizio televisivo locale che linkiamo qui sotto: