Parco Nazionale Alta Murgia, operazione antibracconaggio

Sette persone denunciate quattro fucili e oltre 400 munizioni di vario calibro sequestrate. E’ questo il bilancio di un’operazione degli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura, che nei giorni scorsi hanno condotto una specifica attività di contrasto al fenomeno della caccia illegale in aree protette. Gli accertamenti e gli appostamenti, diretti dal Comandante Giuliano Palomba nei territori di Ruvo di Puglia e Altamura, nei luoghi più interni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, hanno consentito di individuare postazioni e fenomeni di bracconaggio. Le accuse, per i sette denunciati, residenti in provincia di Bari, Brindisi e Taranto, vanno dall’esercizio venatorio non consentito, all’introduzione di armi e munizioni in aree protette, detenzione illegale di munizioni a palla singola per la caccia al cinghiale e omessa custodia di ingente quantitativo di munizioni. Nel corso dell’operazione, oltre ai 4 fucili, sequestrate anche 400 munizioni di vario calibro. Soddisfazione, per il brillante risultato conseguito dal personale del Corpo Forestale, è stata espressa dal Presidente dell’Ente Parco, Cesare Veronico, e dal direttore Fabio Modesti.