Andria: ruba 38mila litri di gasolio ma un’impronta lo tradisce



Sono serviti quasi sette mesi di indagini ma alla fine, come nei telefilm del tenente Colombo, è stata la classica impronta digitale a tradire un 46enne andriese, arrestato dai Carabinieri con l’accusa di furto. I fatti risalgono alla notte del 2 aprile scorso quando l’uomo, con altri complici, avrebbe divelto la recinzione di una ditta di prodotti petroliferi di Pistoia, rubando 38mila litri di gasolio. Il carburante, aspirato da alcune cisterne interrate con l’utilizzo di una pompa, fu poi caricato in un’autocisterna con rimorchio. Dopo il “colpo” il 46enne, a bordo dell’autocarro, si sarebbe diretto verso l’autostrada, percorsa dalla città toscana fino a Canosa di Puglia. I Carabinieri, ricostruendo gli spostamenti dell’autocisterna, grazie ad alcune immagini del sistema di videosorveglianza sono riusciti a individuare il biglietto dell’autostrada, ritirato a Pistoia e successivamente inserito nella porta automatica del casello di Canosa di Puglia. Sul biglietto, il conducente aveva lasciato un’impronta, che ha consentito al RIS dei Carabinieri di Roma di identificare la persona che aveva maneggiato quel ticket. Il 46enne andriese è stato quindi arrestato e rinchiuso nel carcere di Trani.

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