BEPPE SCIANNIMANICO E’ STATO UCCISO PER GELOSIA. PRESI DALLA POLIZIA I RESPONSABILI



Beppe Sciannimanico è stato ucciso per gelosia in ambito professionale. E’ questo il movente che ha spinto il mandante Roberto Perilli, 47 anni e l’esecutore materiale Luigi Di Gioia, 51 anni (con presunti legami al clan Parisi) ad organizzare e a tendere una trappola mortale nei confronti dell’agente immobiliare che, con la sua intraprendenza, stava raggiungendo importanti risultati professionali. Cosa che Perilli, suo collega, proprio non ha mandato giù. Per questo è partita la vendetta costata la vita al ragazzo. 11 giorni dopo il delitto che ha scosso l’intera città gli agenti della squadra mobile hanno ricostruito la vicenda portando le indagini ad una svolta. “E’ stata una risposta forte, tempestiva e importante e i fatti lo dimostrano –ha detto il questore di Bari Antonio De Jesu – questo dimostra la totale sinergia con la Procura ma anche il riconoscere la fiducia nelle forze dell’ordine, così come ha fatto il testimone che ha fornito un importante apporto alle indagini. Di qui il mio appello ai cittadini ad avere fiducia delle forze dell’ordine”.

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