Modugno, gli artigiani: ‘Consorziamoci nel distretto produttivo contro la crisi’



Erba incolta, cassonetti stracolmi e saracinesche abbassate nella zona artigianale di Modugno. La denuncia arriva direttamente dagli artigiani della città che sottolineano la necessità “di una zona artigianale che andrebbe riqualificata, tutelata, rivitalizzata. Le istituzioni siano con noi”. Durante un incontro cittadino con l’Udc la questione è stata posta anche al vice presidente del Consiglio regionale pugliese Peppino Longo. E la soluzione potrebbe essere il distretto produttivo artigianale. In Puglia ci sono solo otto distretti produttivi: calzaturiero di Barletta, calzaturiero di Casarano, della Meccanica Pugliese, Agroalimentare di Foggia, Aerospaziale a Grottaglie, dell’abbigliamento salentino a Lecce e Puglia Creativa. Sui distretti produttivi c’è una normativa precisa, la legge regionale n.23 del 3 agosto 2007. “Quello del distretto dell’artigianato potrebbe essere la soluzione ai problemi di Modugno – ha sottolineato il coordinatore cittadino dell’Udc Antonio Campanale – ecco perché nella nostra sede sarà istituito uno sportello informativo con un esperto”. Il polo artigianale sulla provinciale Modugno-Bari, a ridosso del centro abitato è nato nell’ultimo decennio. La Zona Artigianale, denominata “Cittadella dell’Artigianato” conta circa 120 lotti ed è tuttora in espansione. Il terziario si compone di una buona rete commerciale che oggi vanta più di 1200 attività molto differenziate. Le aziende che operano nel settore dei servizi operano nei campi più disparati: dalla logistica, alla tipografia, passando per i servizi alla persona, alle imprese, consulenza informatica e Ict.

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