Il cinema Armenise chiude i battenti. In via Pasubio 178 le immagini, la musica, le voci, il sogno racchiuso in 61 anni di pellicole, lasceranno il posto ad uffici e appartamenti. Oggi ultimo spettacolo con ‘Quo Vado’ di Checco Zalone, poi solo silenzio in attesa delle ruspe. Anche l’ultimo baluardo della cultura cinematografica di quartiere, nel cuore pulsante di Carrassi, cede quindi il posto alle mega sale. Poltrone confortevoli, parcheggio per le auto, la possibilità di scegliere tra una varietà di film direttamente al botteghino, prezzo del biglietto competitivo. Insomma così come si preferisce l’ipermercato alla bottega sottocasa, così si preferisce la multisala al cinema di quartiere. L’Armenise lascerà il posto ad un condominio. Il proprietario, il signor Giuseppe, che ha aperto lo Showville a Mungivacca, ha venduto l’immobile ad una ditta di costruzioni. I residenti avevano anche raccolto duemila firme presentate al sindaco Decaro per bloccare la chiusura, ma a nulla è servito. L’Armenise non è il primo ad aver chiuso, prima di lui:, il Royal, il Kursaal, l’Odeon, il Carella, l’Ambasciatori. A Bari, multisala a parte, per ora, sopravvivono solo i cosiddetti ‘cinema d’essai’, quelli inseriti nel circuito “Cinema d’autore” che godono dei fondi della Apulia Film Commission: Abc, Esedra, Piccolo e Nuovo Splendor.
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