Minacce al dirigente di Bitonto, maggioranza e opposizione fanno squadra



Maggioranza e opposizione in Consiglio comunale a Bitonto fanno squadra contro la lettera di minacce al dirigente dell’Ufficio tecnico Giuseppe Sangirardi.
A novembre scorso l’auto del dirigente Sangirardi fu incendiata. In quell’occasione si parlò di un caso e non di dolo. Lo stabilirono o i Vigili del Fuoco, accorsi per spegnere il rogo della vettura innescato probabilmente per un guasto tecnico. La vettura, una Fiat Croma, era parcheggiata su via Anita Garibaldi, all’incrocio con via Giuseppe Garibaldi. A confermare la versione dei pompieri anche la modalità con cui si è sviluppato l’incendio. Le fiamme si sono sprigionate infatti dal cofano motore, avvalorando l’ipotesi che possa essersi trattato di un cortocircuito o di una parte infiammabile venuta a contatto con un corpo incandescente. In caso di episodi dolosi le fiamme vengono appiccate infatti nell’abitacolo, dove, con del liquido infiammabile, possono divorare la vettura in pochi minuti bruciando la tappezzeria. L’ipotesi del dolo era stata in un primo momento vagliata dai Carabinieri anche per il precedente di Vincenzo Turturro, il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, vittima dell’incendio della sua auto e di quella della moglie e prima ancora destinatario di una lettera minatoria con un proiettile.

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