Recupero cave dismesse con riutilizzo di acque reflue depurate in Puglia, è ufficiale: pubblicato l’avviso pubblico. Soddisfazione per Cristian Casili

lago-cava-600x285-1E’ ufficiale l’avviso pubblico per la selezione di Comuni pugliesi interessati al recupero delle cave dismesse che molto spesso si trasformano in discariche a cielo aperto. Si esprime in merito il consigliere regionale M5S salentino Cristian Casili: “E’ un altro step fondamentale. Una proposta che in prima persona ho avanzato da tempo e che qualcuno tra i suoi tanti sostenitori ha definito “visionaria”, approda a realizzazione nel segno di una politica sempre più concreta.” Il link al documento diffuso sul portale della Regione Puglia qui: http://www.regione.puglia.it/web/files/cultura/188.pdf.

Grazie ad un emendamento presentato proprio dal Casili (M5S) in assestamento di bilancio regionale 2016, n.23/2016, è stata stanziata una posta finanziaria finalizzata alle spese di studio e progettazione  per la realizzazione di programmi di intervento che consentono il recupero  di cave dismesse per l’utilizzazione delle stesse ai fini del riuso delle acque reflue depurate trasformando le stesse in veri e propri biolaghi. Adesso, fa sapere il pentastellato, si dovrà procedere a selezionare uno o più soggetti interessati a proporre lo studio e la progettazione di un programma territoriale di intervento  ovvero di specifiche iniziative pilota di recupero di una o più cave a fronte di una disponibilità complessiva per questa attività di studio di 100.000 euro.

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“Ora i comuni interessati si facciano avanti – esorta il vicepresidente della Commissione Ambiente – le manifestazioni di interesse devono essere presentate alla Sezione “Risorse Idriche” della Regione entro quindici giorni dalla pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. E’ un’opportunità davvero importante da non lasciarsi sfuggire per dimostrare cura effettiva per il territorio  attraverso un’opera di trasformazione che produrrebbe immensi benefici sotto il profilo del riuso in agricoltura e della riqualificazione di questi siti dal punto di vista paesaggistico, ambientale, turistico e culturale. Trasformare queste aree degradate in biolaghi – prosegue Casili – permetterà ai Comuni di recuperare grandi quantità di acqua  che oggi spesso finiscono a mare sprecando una risorsa che può essere reimpiegata in agricoltura, nel verde pubblico e residenziale e in attività artigianali. Sappiamo quanto sia problematica la gestione dei reflui urbani e l’inquinamento che gli stessi generano a causa di inefficienti sistemi di depurazione e affinamento, ragion per cui ho sempre creduto nella possibilità di un utilizzo alternativo delle cave. Questa progettualità – conclude – ci darà la possibilità di ristabilire un equilibrio ecosistemico e contrastare la semplificazione della nostra biodiversità a causa dell’impatto antropico delle attività industriali ed agricole che hanno in questi anni depauperato la Puglia un tempo ricca di aree umide e di specie vegetali ed animali.”