Saranno un centinaio i delegati dell’A.I.T.F. (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato), provenienti da tutta Italia, che si ritroveranno domenica 30 aprile 2017 alle 10, presso il Policlinico di Bari (Aula De Benedictis) per celebrare la loro assemblea generale.
All’incontro parteciperanno il professor Luigi Lupo, responsabile del Centro trapianti di fegato di Bari, e il direttore del Centro trapianti, professor Vincenzo Memeo. E’ prevista la presenza di rappresentanti istituzionali locali e regionali, oltre a quella di un rappresentante del Coordinamento Regionale Trapianti.
La delegazione AITF Puglia si batte perché venga potenziato il numero dei chirurghi del Centro trapianti di fegato di Bari; dalle ultime statistiche si evince un costante aumento degli interventi e sarebbe opportuno che anche l’equipe che si occupa di queste delicate operazioni, potesse contare su un congruo numero di chirurghi. Questo permetterebbe di ridurre quello che viene definito “I Viaggi della Speranza”, dei tanti pazienti costretti a emigrare in altri centri, talvolta molto distanti. La convocazione dell’assemblea generale a Bari ha proprio lo scopo di sollecitare tale incremento, in presenza di una volontà favorevole, già espressa da parte degli organi istituzionali regionali, che tarda, però, a prendere avvio.
L’assemblea generale di Bari, sarà preceduta da una due giorni a Lecce dove, venerdì 28 aprile, alle 17, si terrà un convegno presso la Asl, su “Donazione Organi e Tessuti nel Salento”, con la partecipazione del Presidente Nazionale AITF, Marco Borgogno; sabato 29 aprile sarà celebrata la III Festa Nazionale dell’Aitf, all’insegna della divulgazione delle problematiche legate alla donazione degli organi, al miglioramento delle tecniche di trapianto e ai nuovi farmaci in grado di debellare l’epatite C.
“Sono molto soddisfatta di avere accettato la scommessa di dedicare alcune giornate nel nostro splendido Sud a temi di rilevanza sanitaria di grande importanza”, ha detto la presidente Aitf Puglia, Rita Cuna, la quale ha raccolto il plauso del presidente nazionale Aitf. “Con la sua pervicacia e il suo impegno – ha detto di lei Borgogno – non solo ha dimostrato il valore delle donne, ma anche quanto un trapiantato di fegato possa ritornare ad una vita del tutto normale ed attiva”