Parte il nuovo progetto scientifico nazionale per esaminare i resti dell’uomo di Altamura

Due docenti del Dipartimento di Università di Pisa in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università di Firenze si sono aggiudicati un bando di circa 398.000 euro per un progetto universitario sviluppato in completa sinergia con la Soprintendenza Archeologica Pugliese che mira allo studio approfondito sui resti dell’uomo di Altamura, ovvero l’uomo preistorico considerato oggi il completo tra i resti ritrovati di Homo neanderthalensis e probabilmente tra i più antichi conosciuti.

L’esemplare trovato ad Altamura, infatti, risulta ancora oggi il più antico dai quali resti è stato estratto il dna endogeno. Il reperto ritrovato in una grotta risale ad un arco di tempo compreso tra i 172.000 e i 130.000 anni.

I resti dell’uomo di Altamura risultano completi sotto la concrezione calcarea rendendo l’esemplare uno dei rari esemplari di scheletro umani trovati prima dell’avvento della pratica della sepoltura intenzionale. Uno studio morfologico funzionale ed analisi del dna e della morfologia dentale verranno effettuati grazie al nuovo progetto scientifico. Ne ha parlato anche questo servizio televisivo locale che linkiamo qui sotto: