Denunciati in Puglia falso principe ed ambasciatore di Montenegro, tra le vittime anche Pamela Anderson e il Sindaco di Monopoli

Nel film “Totòtruffa 62”, Totò e Nino Taranto si spacciavano per due ambasciatori di un paese sconosciuto per poi fuggire travestiti da Fidel Castro e la moglie

Un 57enne di Torino ed il suo “fido assistente” sono stati denunciati grazie ad una segnalazione partita dalla Puglia dopo che questi avevano preso in giro mezza Europa (e non solo) spacciandosi per il principe Stefan Cernetic reale di Montenegro e Macedonia riuscendo a scroccare un soggiorno in un relais extralusso a Fasano dal 25 al 31 luglio 2016. Una vera e propria truffa ben congegnata che l’uomo riusciva da tempo a confezionare, prendendo in giro molti politici di tutta Europa, compreso il Sindaco di Monopoli. Tra i vari personaggi truffati, persino la nota attrice americana Pamela Anderson, convinta di aver ricevuto un’onorificenza dal finto principe. Nel sito dell’attrice è ancora presente questa foto:

 

Il finto ambasciatore (ovvero il complice del truffatore torinese), un 63enne di Quindici (Avellino) con molti precedenti per truffa, si è appunto fatto passare per ambasciatore macedone in Italia. I due sono stati denunciati a piede libero per falsa attestazione di identità personale oltre che possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi.

Ci è cascato persino Emilio Romani, il sindaco di Monopoli, fotografato con tanto di fascia tricolore durante la cerimonia di ricevimento del finto principe: le immagini diffuse anche sito istituzionale del Comune:

 

L’attività di indagine è cominciata nel mese di agosto 2016, quando il Ministero degli Affari Esteri ha respinto la richiesta di pagamento delle spese di ospitalità richieste dagli albergatori.

La Farnesina ha quindi avvisato tutte le forze dell’ordine per segnalare il falso principe e il falso ambasciatore, che si muovevano persino con una mercedes arricchita da bandierine del paese che volevano rappresentare.

Stando a quando riportato da alcune testate giornalistiche, l’autore di questa bizzarra truffa avrebbe già precedenti simili. Sul tanta amarezza per chi ha creduto in questa persona, tant’è che ancora oggi è presente l’intervista effettuata in Puglia che linkiamo qui sotto:

 

Non ci resta che piangere, (o forse ridere visto che il curioso fatto di cronaca ci ricorda un noto film con Totò):