22enne sudanese passeggia nudo sulla spiaggia a Bari, lo stesso ha aggredito una donna e vigili in città. La Germania lo aveva respinto ed è rimasto in Puglia

Negli ultimi giorni è stato protagonista di una serie di vicende che lo hanno reso noto sui giornali: il ragazzo, un 22enne sudanese, è stato accusato di violenza sessuale nei confronti di un’assistente sociale del comune e ancora, successivamente ha opposto resistenza ad alcuni uomini della Polizia Municipale di Bari dopo essersi denudato in luogo pubblico in una via cittadina.

 

Si tratta dello stesso soggetto che alcune settimane fa passeggiò senza costume sul lungomare della famosa spiaggia di Pane e Pomodoro con la sorpresa dei passanti. Il web si era diviso tra chi rimase sorpreso ed indignato e chi invece definì la questione come ingigantita dai giornali. Sulle testate web furono subito pubblicati articoli con alcune immagini registrate dai bagnanti presenti sul posto:

 

 

 

Oggi scopriamo sul Corriere che Omar Z., ormai noto a Bari per il suo singolare “vizio” di spogliarsi completamente nudo in teoria non avrebbe dovuto essere in Italia. Per sua stessa volontà avrebbe preferito vivere in Germania, dove era già stato per circa un anno. Stando a quanto raccontato sulla testata attraverso le dichiarazioni dell’avvocato del giovane sudanese, al ragazzo sarebbe stata revocato il permesso e quindi la Germania lo avrebbe rispedito in Italia. Sarebbe sbarcato in Sicilia tempo prima e oggi è stata richiesta una perizia psichiatrica.

Una faccenda che fa riflettere sulla delicata questione dell’accoglienza in Italia e nel Resto dell’Unione Europea, giusto nei giorni in cui il clima di tensioni tra i vari stati europei diventa sempre più rovente e con poche risposte certe. Germania e Francia si dicono a parole favorevoli all’accoglienza, ma è evidente come l’Italia stia subendo forse questioni che andrebbero risolte dall’intera Unione Europea e che invece molto spesso finiscono per essere abbandonate a se stesse, mentre si contano a più di mezzo milione il numero dei migranti sbarcati sulle nostre coste solo all’inizio del 2017.