L’idea iniziale era quella di sgomberare il ghetto trasferendo i minorenni nelle rispettive nazioni di origine ma così non è stato. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine con gli addetti ai lavori per la rimozione delle baracche, infatti, lo spettacolo ritrovato dagli stessi durante l’arrivo in località Masseria Fonte del Pesce a pochi chilometri da Foggia è stato inusuale quanto inaspettato: nel campo, costruito abusivamente, tutti gli extracomunitari provenienti dalla Bulgaria (che lo ricordiamo, è un paese dell’Unione Europea) sono spariti. Anche dei minorenni nessuna traccia. Mentre non è ancora chiaro che fine abbiano fatto i minorenni e se i loro genitori fossero provvisti di permessi di soggiorno, il fatto risulta particolarmente simile al “modus operandi” registrato nello stesso periodo durante le operazioni di sgomero a Bari Japigia: anche in quel caso il campo è stato smantellato mentre i suoi abitanti sono tutti spariti nel nulla lasciando come “regalo” una moltitudine di rifiuti, anche pericolosi.
Rifiuti pericolosi ritrovati anche a Foggia, di cui, probabilmente ad occuparsene saranno agenzie specializzate. Una triste storia che si ripete ancora una volta, risolta solo a metà: è infatti risolto il problema dell’occupazione abusiva di un suolo (anche se i timori che i soggetti abusivi possano tornare ad occupare abusivamente è alto) mentre gli enti pubblici (e quindi la comunità) dovrà adesso ulteriormente contribuire alla rimozione dei rifiuti speciali.
“La salute dei bambini non si può barattare. Avevamo chiesto che i minori presenti nel ghetto tornassero in Bulgaria per non esporli ai pericoli presenti. In una successiva ispezione è emerso che i bambini erano ancora presenti nel ghetto ed abbiamo deciso di abbattere le baracche di amianto e sgomberare l’area di Masseria Fonte del Pesce” – scriveva il Sindaco di Foggia in un post sui social. Linkiamo qui sotto un video diffuso su YouTube da una testata locale:
