“Offerti 40mila euro per comprare il nostro silenzio”: in Puglia nuove accuse sul gasdotto della multinazionale – VIDEO

Gravissime accuse al Sud della Puglia in merito alla questione TAP: alcune testate giornalistiche e quotidiani online hanno infatti diffuso un singolare caso registrato a Calimera, in Salento. Stando a quanto riportato dai giornali online, un uomo piuttosto noto per il suo impegno politico, avrebbe richiesto un incontro alla presidente dell’associazione Nuove Speranze nel quale sarebbe stata valutata l’ipotesi, una volta analizzato il fabbisogno per la riorganizzazione generale e l’avvio di un servizio di trasporto per gli utenti verso il centro diurno, di ottenere 40mila euro.

L’azienda, interpellata sull’accaduto, ha negato di essere a conoscenza di quanto denunciato dal Csv. “Tap non agisce tramite emissari – è scritto nel comunicato -, ma in modo trasparente e alla luce del sole a sostegno delle associazioni no profit del Terzo Settore attraverso i bandi pubblici aperti a tutti del progetto TapStart, che lo scorso anno ha assegnato un totale di 200mila euro a otto associazioni di Melendugno, e che quest’anno è stato rinnovato per una cifra doppia (questo secondo bando scade il prossimo 31 agosto ed è disponibile sul sito)”.

“Non è solo la contrarietà ad un’opera che riteniamo inutile e potenzialmente dannosa per il territorio, il paesaggio e la salute dei suoi abitanti, a sollecitare la nostra posizione netta contro il progetto Tap – ha commentato la responsabile di Nuove Speranze al Csv –. È il tentativo di essere comprati come si acquistano i sacchi di patate al mercato, come si acquistavano gli schiavi, privati della loro libertà, è una forma evoluta di schiavitù: si fa leva sul bisogno a cui si da risposta con il danaro, in cambio del consenso e del silenzio”.

Da parte sua, il presidente del Centro Servizi, pur riconoscendo la legittimità formale delle attività di sostegno economico da parte di Tap, condanna senza appello il ricorso a presunti a “notabili del paese” in qualità di emissari: “Le piccole associazioni meritano rispetto, perché sono anche quelle vere che ogni giorno, come fa l’associazione Nuove Speranze di Calimera con coraggio, senso altissimo di umanità e dignità, rimettendoci di tasca propria, ma con la testa sempre alta, di fronte ai diritti, combattono per costruire un mondo migliore”. Del singolare caso ne ha parlato anche il servizio televisivo locale che linkiamo qui sotto: