Cari andriesi, prima di preoccuparvi delle alghe a Bisceglie, pensate ai rifiuti abbandonati sulle spiagge

Da alcune ore sono stati diffusi sul web articoli su presunte alghe avvistate a Bisceglie che avrebbero dato fastidio ai bagnanti. A lamentarsi della presenza di alghe sono coloro che spesso da Andria giungono presso le popolari spiagge di Bisceglie per farsi un bagno.

Nonostante le rassicurazioni dell’Arpa in fatto di gradi di inquinamento e di mancanza della presenza di “alga tossica”, altri tipi di microalghe ed alghe sono stati avvisati tra il giorno di Ferragosto e nelle giornate successive. Occorre ricordare che le alghe nostrane producono naturalmente mucillagine e che probabilmente le alte temperature delle ultime settimane devono aver contribuito ad un’ulteriore crescita di questi vegetali marini.


Sarebbe comunque opportuno che gli andriesi e tutti gli altri turisti in quel di Bisceglie e nelle altre località marittime della Puglia si preoccupino anche e soprattutto dei rifiuti abbandonati sulle spiagge, vero tallone d’Achille che sta compromettendo l’intero sistema ambientale italiano.

Sono infatti centinaia, forse migliaia i rifiuti abbandonati nella BAT e sulle spiagge questo vergognoso fenomeno non sembra essere risparmiato anche da chi è ospite presso una località a grande vocazione turistica come Bisceglie. Come avevamo riportato in un’articolo, un solo mozzicone di una sigaretta senza filtro impiega 6/12 mesi per dissolversi, perché è composto di sola carta (cellulosa) e fibre vegetali di tabacco, insomma è  biodegradabile. La durata del processo varia in funzione della temperatura e dell’umidità del luogo in cui il mozzicone si trova. In particolari condizioni di freddo intenso, per esempio, non vi è praticamente processo di decomposizione e il mozzicone resiste intatto.

Se la sigaretta ha il filtro (la maggior parte delle sigarette sono di questo tipo), la storia è molto più lunga, questo perché il filtro è composto di un materiale chimico sintetico che è molto resistente. Uno schema diffuso sul web ci ricorda la composizione classica di una sigaretta:

Dunque, in condizioni normali, saranno necessari dai 5 ai 12 anni di tempo per distruggere il filtro che, in questo periodo, potrebbe non solo sporcare la spiaggia ma anche, magari, soffocare un pesce che dovesse ingoiarlo. Insomma la sigaretta non solo nuoce all’organismo… ma anche alla natura! Costa davvero così tanto evitare di gettare i rifiuti sulla spiaggia e di riciclarli?

Gli andriesi, come anche i biscegliesi e tutti gli altri residenti in Puglia ed ospiti nelle località naturali marine e non, siano anzitutto custodi della natura e si preoccupino anzitutto di evitare di gettare rifiuti d’ogni genere. Perché una giornata piena di alghe al mare, dopo tutto, fa parte della natura ed è da essa che dipende il nostro futuro. Una spiaggia piena di rifiuti, invece, non ha nulla a che vedere con la nostra natura e la nostra salute, anzi, mette in pericolo ambedue le parti e quindi anche la salute di tutti. Lamentarsi della presenza di alghe, anche se può essere comprensibile per chi non riesce a farsi il bagno, non lo è quando il nostro territorio sta subendo scempi veri e propri e non fenomeni della natura.

Piuttosto che della occasionale presenza di alghe (nella maggior parte dei casi elemento fondamentale per peschi ed altri animali marini) consigliamo a tutti quindi di lamentarsi di chi “inzozza” le spiagge con rifiuti d’ogni genere, causando problemi ben più gravi di una nuotata rimandata. Sino ad oggi non molta gente si è battuta per segnalare e denunciare chi abbandona bottiglie, mozziconi di sigarette, lattine e pannolini sulle spiagge. Eppure questo si che è un problema! Il video diffuso sul web, registrato da Marina di Pulsano:

 

Scusate l’emozione ma non sono abituato ai video e poi emozione mista a rabbia. 14.616

Posted by Mimmo Panzetta on Sunday, August 27, 2017