Assunzioni dipendenti Amiu: a Trani tre indagati dalla Procura per presunte irregolarità. Procacci: “era priva di capitale sociale” – VIDEO

Il 21 gennaio del 2016 abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica e successivamente anche alla Corte dei Conti sulle 10 assunzioni (fra cui quella del cognato del sindaco) fatte in fretta e furia gli ultimi giorni del 2015 da Amiu, che in quel preciso momento era priva di capitale sociale. Gira voce che qualcosa si stia muovendo. Fosse vero sarebbe un’iniezione di fiducia nei confronti della magistratura, visto che da gennaio 2016 ad oggi di esposti ne abbiamo presentati davvero tanti e su cose a nostro avviso molto gravi. A giorni chiederemo ufficialmente di conoscere lo stato dei fascicoli aperti sulla base dei nostri esposti, soprattutto in considerazione del fatto che ci sono situazioni tutt’altro che risolte, bensì, al contrario, persino aggravate. La situazione di Amiu è una di queste e presto esploderà, non appena dovranno ammettere – per forza di cose – il grande bluff del credito Daneco (vicenda da noi già denunciata)” si legge in una nota firmata da Antonio Procacci e diffusa sulla Pagina Facebook del movimento politico “Trani#ACapo”.

“Alla Procura della Repubblica nei prossimi giorni presenteremo anche un’integrazione all’esposto presentato il 21 gennaio del 2016: perché il problema, vogliamo sottolinearlo ancora una volta, non è l’assunzione a tempo indeterminato del cognato di Bottaro (fatto che resta totalmente inopportuno e che da solo dovrebbe indurre il sindaco a dimettersi), bensì il fatto che Amiu, al momento delle assunzioni, era priva di capitale sociale. E allora, oltre al sindaco e agli amministratori di Amiu, probabilmente andrebbero approfondite le posizioni di consulenti, revisori, di tutti quelli che hanno espresso parere favorevole su quelle assunzioni, di tutti quelli che non si sono espressi ma che avrebbero dovuto farlo e di tutti quelli che pur sapendo di queste assunzioni hanno votato la ricapitalizzazione dell’azienda, con conti non solo in rosso, ma persino appesantiti da queste assunzioni, giustificate, è bene ricordarlo, con l’avvio della raccolta differenziata, che dopo quasi due anni non è ancora partita”.

“C’è chi vuol far credere che a Trani sia tutto consentito, che a taluni sia tutto consentito. Noi non ci arrendiamo, abbiamo sete di legalità e per questo continueremo a denunciare le cose che non vanno e continueremo anche ad avere fiducia nella magistratura”. Della vicenda ne ha parlato anche il servizio televisivo che linkiamo qui sotto (Fonte video: Canale YouTube di Tele Sveva):