Dopo Barletta, anche a Trani: capotreno ferito da migrante dopo aver chiesto il biglietto. Aggressore sparito nel nulla. Dipendenti: “non ce la facciamo più, succede troppo spesso”

Nuova aggressione ad un capotreno in Puglia: stessa situazione, stesse modalità. Solo che stavolta l’aggressore è riuscito a fuggire. E’ accaduto all’altezza del comune di Bisceglie, sulla linea Bari-Foggia. Stando a quanto riportato da alcune testate giornalistiche e quotidiani online, un giovane migrante sarebbe stato sorpreso sul treno senza il biglietto. Il capotreno, raccontano i giornali, non avrebbe esitato a far scendere il migrante dal treno e, una volta giunti alla stazione di Trani, il giovane ha aggredito il capotreno sferrandogli un pugno. Ed è poi fuggito in bicicletta.

Sono ora in corso le indagini della Polizia di Stato. Gli agenti della Polfer hanno ricevuto una denuncia a carico dell’ignoto giovane. Non è infatti ancora chiaro se l’aggressore fosse un migrante in possesso di documenti o se invece fosse un clandestino. Stando alle testimonianze, il migrante sarebbe fuggito con una bicicletta di colore fosforescente.

L’episodio ricorda molto quello avvenuto a fine agosto 2017 sulla linea Foggia-Barletta: in quel caso, un migrante ubriaco tentò persino di strangolare un capotreno, poi lo prese a calci e pugni. In quel caso, l’uomo si scagliò contro il capotreno, un 55enne originario di Adelfia (Bari), prendendo poi a calci e pugni la vittima. In quel caso, il capotreno se la cavò con una serie di feritetre costole rotte e tanto shock per quanto accaduto.

Negli ultimi giorni, i dipendenti lavoratori dei treni avevano annunciato uno sciopero di pochi minuti per protestare contro una sicurezza insufficiente sui treni e nei pressi degli stessi. Troppe sarebbero le aggressioni subite in poco tempo ai danni degli onesti lavoratori. «Questa aggressione è l’ultima di una serie di episodi che attanaglia i lavoratori del personale ferroviario nell’espletamento delle proprie funzioni. Chiediamo alle Istituzioni di intervenire per ridurre i rischi dovuti ad aggressioni a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie oltre a denunciare un fenomeno, quello delle aggressioni, che sta assumendo connotati di un vero allarme sociale. Bisogna rafforzare la vigilanza a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie» hanno scritto, in una nota congiunta, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Orsa, Ugl e Fast, aggiungendo: «Il personale di bordo effettuerà controlli esclusivamente laddove sussistano condizioni di sicurezza compatibili con l’espletamento delle proprie funzioni».

Tuttavia, anche nell’ultimo caso l’intervento della Polfer è risultato successivo all’aggressione, segno di una mancanza sufficiente di sicurezza ferroviaria, non sufficiente davanti ai nuovi fenomeni di aggressione ad opera di ignoti provenienti da altri paesi, e, in casi come questi, poco rispettosi per i servizi offerti dal paese dove sono ospiti. Il servizio diffuso giorni fa dal Tgr: