Gentiloni scambia don Tonino Bello per il Sindaco di Molfetta in diretta televisiva – VIDEO

Bellissime parole citate dal compianto don Donino Bello, indimenticata figura storica ricordata da moltissimi pugliesi. Una bella parentesi nel discorso del premier Gentiloni se non fosse che lo stesso ha di fatto confuso il vescovo Antonio Bello, meglio conosciuto come don Tonino (Alessano, 18 marzo 1935 – Molfetta, 20 aprile 1993), come il “Sindaco di Molfetta“.

Chiera don Tonino Bello: nel 1985 venne indicato dalla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana a succedere a monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, nel ruolo di guida di Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace. In questa veste si ricordano diversi duri interventi: tra i più significativi quelli contro il potenziamento dei poli militari di Crotone e Gioia del Colle, e contro l’intervento bellico nella Guerra del Golfo, quando manifestò un’opposizione così radicale da attirarsi l’accusa di istigare alla diserzione. Nel settembre 1990 fondò, coadiuvato dal movimento Pax Christi, a Molfetta (Bari) la rivista mensile Mosaico di Pace.

Il 18 marzo 2015 i Frati Minori Cappuccini nel Convento di Giovinazzo, in provincia di Bari, inaugurano, alla presenza di autorità civili e religiose e del fratello di don Tonino, Marcello, una statua raffigurante don Tonino. In alcun modo don Tonino fu impegnato in politica, neppure assunse ruoli nella gestione dell’amministrazione locale. Gentiloni ha voluto fare bella figura menzionando un Sindaco di Molfetta che nella realtà non c’è mai stato. Il video della gaffe: