“Medico ha scambiato broncopolmonite per raffreddore”: muore in Puglia bambina di un mese di vita

“Non un semplice raffreddore come sostenne il pediatra, ma una patologia polmonare grave come una broncopolmonite, sottovalutata dal medico” – i mesi sono passati ma i dubbi no: è quanto sta accadendo a Brindisi nel corso delle indagini preliminari per la morte di una bambina di appena un mese di vita, avvenuta lo scorso 5 marzo.

“Infondatezza della notizia di reato” – così il PM aveva giustificato la richiesta di archiviazione, specificando una ”insorgenza di una patologia polmonare ad evoluzione clinica rapida” come causa del decesso della piccola, che subì un’insufficienza respiratoria poco prima di morire. Il PM avrebbe quindi escluso le accuse di imprudenza, negligenza e imperizia. Lo riportano anche alcune testate giornalistiche e quotidiani online.

Tuttavia, secondo una dottoressa, medico e ricercatrice, la prescrizione per la terapia destinata alla piccola non sarebbe risultata idonea visto il grave malanno. Malattia che, secondo la dottoressa Bello, non può non accompagnarsi ad una serie di segni clinici che i medici non avrebbero potuto non notare. Il medico, secondo la parte dell’accusa, avrebbe dovuto quindi effettuare “accurate indagini diagnostico-strumentali, quali sicuramente un esame emocromocitometrico ed un esame rx del torace”.