Bollette telefonia ogni 28 giorni, Lannutti: “operatori vanno multati, possibile reato di truffa contrattuale”

“Nonostante Agcom abbia sancito nel marzo 2017 (delibera 121/17/CONS) che gli operatori telefonici debbano utilizzare il mese come unità temporale per la fatturazione e la cadenza contrattuale delle offerte, imponendo 90 giorni di tempo per gli adempimenti, termine scaduto a fine giugno 2017, le imprese telefoniche, hanno continuato indisturbate ad emettere 13 fatture annue anzichè 12, procurando danni tangibili ai consumatori ed alle famiglie, le cui bollette sono state surrettiziamente aggravate di circa 35 euro l’anno, una prassi fraudolenta che potrebbe integrare anche i reati penali di truffa contrattuale ed appropriazione indebita” – dichiara in un comunicato stampa Elio Lannutti (Adusbef).

“Tale indebita prassi degli operatori telefonici- prontamente imitata dalla Pay TV Sky- di fatturare le bollette ogni 28 giorni invece che 30, col risultato che in un anno paghiamo 13 “mensilità” invece che 12, con un incremento dell’8,6 rispetto al passato, ed un aggravio tangibile di ben 35 euro l’anno per ogni famiglia su un consumo medio telefonico, deve essere sanzionata duramente ed i soldi surrettiziamente incassati, restituiti”.

“Il Governo dovrebbe intervenire per legge a tutela delle famiglie, anche sbloccando la legge sull’azione collettiva, primo firmatario Alfonso Bonafede (M5S), un formidabile deterrente contro gli abusi di mercato, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati il 3 giugno 2015, bloccata al Senato da 28 mesi per espresso veto di Confindustria, per arginare prassi scorrette e predatorie”.