Era partito da Bari e diretto a Torino. Sul treno era salito un 25enne nigeriano senza biglietto di viaggio. Quando il controllore ha colto il nigeriano sprovvisto di biglietto ha chiamato le forze dell’ordine presenti sul convoglio, ma all’arrivo degli agenti l’uomo li ha aggrediti colpendoli ripetutamente con calci e pugni.
Dopo una violenta colluttazione il ragazzo è stato bloccato e fatto scendere con forza alla stazione di Barletta e condotto negli uffici della Polfer. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Lo scorso 8 settembre, un fatto analogo era avvenuto all’altezza del comune di Bisceglie, sulla linea Bari-Foggia. Stando a quanto riportato da alcune testate giornalistiche e quotidiani online, un giovane migrante sarebbe stato sorpreso sul treno senza il biglietto. Il capotreno, raccontano i giornali, non avrebbe esitato a far scendere il migrante dal treno e, una volta giunti alla stazione di Trani, il giovane ha aggredito il capotreno sferrandogli un pugno. Ed è poi fuggito in bicicletta.
Ancora prima, a fine agosto 2017, un migrante ubriaco, dopo aver tentato di strangolare un capotreno di Adelfia, ha poi preso a calci e pugni la vittima. Subito dopo, riportano alcune testate giornalistiche, sono intervenuti tre colleghi della vittima, che hanno provveduto ad allontanare il migrante dalla vittima. Il migrante è stato allontanato e in seguito arrestato, mentre il capotreno ha subito la rottura di tre costole.
Nei giorni successivi, i dipendenti lavoratori dei treni avevano annunciato uno sciopero di pochi minuti per protestare contro una sicurezza insufficiente sui treni e nei pressi degli stessi. Troppe sarebbero le aggressioni subite in poco tempo ai danni degli onesti lavoratori. Nell’ultimo episodio, alcuni migranti hanno aggredito i controllori con la pretesa di viaggiare senza biglietti. Il fatto che sia avvenuto più volte in pochi giorni farebbe pensare ad un fenomeno da non sottovalutare.
«Questa aggressione è l’ultima di una serie di episodi che attanaglia i lavoratori del personale ferroviario nell’espletamento delle proprie funzioni. Chiediamo alle Istituzioni di intervenire per ridurre i rischi dovuti ad aggressioni a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie oltre a denunciare un fenomeno, quello delle aggressioni, che sta assumendo connotati di un vero allarme sociale. Bisogna rafforzare la vigilanza a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie» hanno scritto, in una nota congiunta, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Orsa, Ugl e Fast, aggiungendo: «Il personale di bordo effettuerà controlli esclusivamente laddove sussistano condizioni di sicurezza compatibili con l’espletamento delle proprie funzioni». VIDEO del TGR: