Acqua potabile in Puglia, l’accusa: “Aqp ha usato cloro sporco pericoloso per la salute” – scattano le indagini

La vicenda, come riportano alcune testate giornalistiche e quotidiani online, risalirebbe almeno al febbraio 2016: le indagini in corso al Tribunale di Bari avrebbero accertato che in alcuni dei laboratori ubicati presso gli impianti di potabilizzazione i cromatografi erano disattivati, mettendo in discussione le potenzialità di accertamento sulla qualità del cromo utilizzato da Aqp per il processo di potabilizzazione.

Le indagini riguardato forniture di ipoclorito di sodio effettuate ad Aqp in un periodo compreso tra il 2011 e il 2015. Semplicemente, si fidavano delle dichiarazioni del fornitore. Le ipotesi di reato: frode in pubbliche forniture, turbativa d’asta, contraffazione di sostanze alimentari.

Il pericolo scatta semplicemente quando queste sostanze vengono distribuite per il consumo umano. All’inizio sono state indagate soltanto 13 persone, tra cui l’ex amministratore di Aqp, Nicola Costantino, l’amministratore della società titolare dell’appalto (Chimica D’Agostino) Donato D’Agostino, oltre a dirigenti, tecnici e impiegati dell’Acquedotto, ma non è da escludere che le indagini possano allargarsi anche in altri soggetti.

Anche un servizio del TGR Puglia ha parlato della singolare questione. Linkiamo qui sotto il VIDEO: