“In attesa dell’approvazione del Disegno di Legge su farmaci cannabinoidi bisogna che in Puglia si ottimizzi l’esistente. La Giunta faccia un atto di coraggio e approvi già oggi la delibera che autorizza l’importazione diretta della cannabis”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca a margine delle audizioni che si sono tenute in III Commissione Sanità sul disegno di legge n. 290/2016 relativo “all’Uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi nell’ambito del SSR, per la terapia del dolore e delle cure terminali, patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche. Progetto Pilota per la coltivazione, produzione e distribuzione regionale di sostanze di origine vegetale a base di cannabis per finalità terapeutiche”.
“Più volte abbiamo denunciato quanto hanno detto oggi in audizione le associazioni – incalza Conca – ovvero la difficoltà di reperire il prodotto e la disomogeneità per l’accesso ai farmaci cannabinoidi. Per questo siamo favorevoli al progetto per la coltivazione e la distribuzione regionale della cannabis, ma nel frattempo va garantita ai pazienti la continuità assistenziale, che oggi non c’è.
“Purtroppo” – continua – “si hanno problemi per il rinnovo dei piani terapeutici da parte dei medici di base e a causa delle difficoltà nel reperire i farmaci, spesso le famiglie dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla, Sindrome di Tourette, Epilessia, Oncologici, sono costrette a rivolgersi al mercato nero, con pericoli per la salute e costi che arrivano fino a 100 euro al giorno. Torno a ribadire la richiesta fatta già mesi fa al presidente Emiliano: allestire con l’urgenza del caso dei laboratori galenici all’interno delle farmacie territoriali e ospedaliere e procedere con le importazioni dirette dall’Olanda, Svizzera, Canada o da qualsiasi parte di mondo. La Regione – conclude il pentastellato – risparmierebbe comunque centinaia di migliaia di euro e i pazienti aspetterebbero meno per reperire i preparati galenici avendo le farmacie territoriali la priorità sugli ordini. Gli assistiti non possono più aspettare i tempi della politica, le patologie oltre a non dare tregua avanzano inesorabilmente”.