Come riportato pubblicamente alcuni giorni fa, gli esiti della campagna di monitoraggio hanno evidenziato due differenti tipologie di contaminazione delle acque sotterranee: quella di natura inorganica (cromo totale, cromo VI, solfati, nitriti, selenio) e quella organica (alifatici clorurati cancerogeni), quest’ultimi composti poco solubili in acqua, persistenti tossici e spesso cancerogeni e mutageni. Ora vi è la necessità di approfondimenti per meglio valutare i livelli di inquinamento riscontrati, nonché di una ricognizione delle attività presenti nel contesto territoriale al fine di risalire alle sorgenti responsabili della contaminazione.
In proposito la Regione Puglia, con la Delibera di Giunta 2079 del 21 dicembre 2016, ha stabilito di avviare attività volte ad integrare quanto già effettuato nella prima fase, stanziando risorse aggiuntive pari a 600.000 euro e affidando al Comune di Barletta la regia di tali attività, volte ad ottimizzare la rete di monitoraggio già realizzata nell’ambito della prima campagna (composta da 16 piezometri già realizzati) attraverso l’utilizzo di nuovi piezometri nei punti in cui sono state riscontrate le criticità. Tuttavia, quello dell’inquinamento delle acque è soltanto uno dei problemi ambientali che interessano ancora oggi la città della disfida. Per questo più di cento persone in piazza a Barletta nella marcia organizzata contro l’inquinamento ambientale promossa dal comitato Operazione ARIA Pulita BAT.
I cittadini chiedono di ristabilire la normalità in una città ad alta vocazione turistica che ha subito fin troppo nel corso degli ultimi danni. Da troppo tempo si chiedono soluzioni a problematiche che non sono ancora state risolte. Al contempo, giunge fondamentale l’impegno dei singoli cittadini a non inquinare il territorio evitando l’abbandono di rifiuti per le strade e nel territorio marittimo. Linkiamo qui sotto il VIDEO della manifestazione diffuso sul Canale YouTube di Telesveva: