Martedì 3 ottobre 2017 – <<In questa dolorosa ricorrenza per la nostra comunità, la memoria di Tina, Matilde, Giovanna, Antonella, e della piccola Maria non può ridursi al ricordo, che pure pesa sulla coscienza collettiva, ma deve rinnovare il richiamo alle regole del rispetto del lavoro, della convivenza nei contesti urbani di vita quotidiana, della legalità e della dignità umana. È, dunque, affidato all’impegno costante e corale l’affermazione della giustizia come lezione civile per le giovani generazioni>>. Così il sindaco Pasquale Cascella ha riaffermato il senso della commemorazione del sesto anniversario del crollo di via Roma, dove persero la vita la giovane studentessa Maria Cinquepalmi e quattro operaie del laboratorio tessile ospitato all’interno dell’edificio crollato: Tina Ceci, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro e Antonella Zaza.
La giornata segnata dalla commozione in tutti i suoi momenti, è cominciata sul luogo della tragedia dove ai parenti delle vittime si sono stretti il prefetto Clara Minerva, il presidente della Provincia Barletta Andria Trani Nicola Giorgino, il sindaco Cascella, la presidente del Consiglio Comunale Carmela Peschechera e numerose autorità civili, militari e religiose raccogliendosi in un momento di silenzio subito dopo la deposizione di un omaggio floreale.
Poi, nella palestra della scuola secondaria di 1° grado “Baldacchini – Manzoni”, frequentata dalla piccola Maria Cinquepalmi prima di trasferirsi al liceo Casardi, la riflessione è proseguita in una sorta di “palestra della responsabilità collettiva”. Le voci del coro dell’istituto e gli strumenti dell’ensemble del liceo hanno intervallato intensi momenti di memoria. Introdotti dalla professoressa Emilia Cosentino, si sono succeduti gli interventi del sindaco Cascella, del vicario del prefetto, Valter Spadafina, dei dirigenti scolastici Francesca Maria Capuano e Giuseppe Lagrasta, del parroco don Rino Caporusso. Rivolgendosi particolarmente ai giovani il sindaco ha sottolineato il ruolo decisivo della scuola come fulcro del cambiamento e della crescita civile, attraverso un rinnovato percorso che accresca nei cittadini <<la capacità di elaborare una visione dello sviluppo sostenibile, nel rispetto degli interessi di tutti, in cui riconoscere i valori costituzionali>>. Non è mancato nelle parole del primo cittadino il riferimento all’iter giuridico che, dopo il giudizio di primo grado, resta da compiere per accertare le effettive responsabilità del disastro, a cui nessuno – nemmeno il Comune che pure è stato riconosciuto colpito come parte civile rappresentativa dell’intera comunità – può sottrarsi. Nell’occasione si è rinnovata l’attenzione alla domanda di emancipazione e legalità per il lavoro, in particolare quello femminile, continuando la decisa azione di contrasto al sommerso che proprio sull’onda dell’emozione per quella sciagura ha preso avvio, rivelandosi essenziale per il processo di modernizzazione dell’economia di cui il nostro territorio ha bisogno.
Alle 12.21, l’esatto momento della tragedia, il suono della campanella ha richiamato tutti a un minuto di raccoglimento. Infine la intitolazione alla memoria di Maria Cinquepalmi dell’aula multimediale 3.0 di recente istituzione, corredata di moderne apparecchiature, ha segnalato che anche l’innovazione può sostenere la memoria del disastro per volgerla all’ispirazione e al progresso civile e sociale coniugando il messaggio del 3 ottobre non al passato ma al futuro. VIDEO: