E’ confermato: ad essere malati di malaria in Puglia sono tre soggetti migranti extracomunitari. Lo riportano anche alcune agenzie di stampa nazionali, oltre alle forze dell’ordine. Si tratterebbe di tre magrebini e un sudanese ricoverati nelle ultime ore nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto hanno contratto la malaria.
Le analisi effettuate in centri specialistici di Bari e Roma non lascerebbero molti dubbi: si tratta di malaria. Tuttavia la Asl di Taranto, ci tiene a precisare che “non c’è da fare allarmismo” e che “verrà seguita la normale profilassi prevista in questi casi“.
La malaria (detta anche paludismo) è una parassitosi, malattia provocata da parassiti protozoi del genere Plasmodium (Regno Protista, Phylum Apicomplexa, Classe Sporozoea, Ordine Eucoccidiida). Fra le varie specie di parassita Plasmodium, quattro sono le più diffuse, ma la più pericolosa è il Plasmodium falciparum, con il più alto tasso di mortalità fra i soggetti infestati. Il serbatoio del parassita è costituito dagli individui infettati in maniera cronica. I vettori sono zanzare del genere Anopheles.
La malaria è la più diffusa fra tutte le parassitosi, con il suo quadro clinico di malattia febbrile acuta che si manifesta con segni di gravità diversa a seconda della specie infettante. La sua diffusione attuale non si limita alle aree tropicali dell’America del sud, dell’Africa e dell’Asia, ma interessa sporadicamente anche gli USA e altri paesi industrializzati, in cui casi clinici della malattia possono apparire a seguito di spostamenti di persone che contraggono la malattia in zone in cui essa è endemica. La forma infettante del plasmodio è lo sporozoita il quale è presente all’interno delle ghiandole salivari di zanzare femmine appartenenti al genere Anopheles da cui vengono inoculati nell’ospite durante il pasto di sangue.
Stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa, i malati di malaria in Puglia sono braccianti agricoli che hanno lavorato nelle campagne della zona occidentale della provincia di Taranto. A quanto si è appreso, i malati sono ricoverati in tempi diversi nei giorni scorsi nel reparto Infettivi per essere sottoposti a una serie di analisi, i cui campioni sono stati successivamente inviati ai centri specialistici.