“Ecco come potrebbero privatizzare definitivamente Acquedotto Pugliese”

“Apprendiamo da notizie di stampa che il Presidente De Sanctis  ha dichiarato di non aver mai sentito parlare dell’ingresso dei privati in AQP. Ci sorge dunque il dubbio che il Presidente non abbia mai letto il Piano Strategico dell’Acquedotto Pugliese in cui si parla di “sviluppo nell’idrico coinvolgendo anche operatori con capitale privato”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia, che chiede chiarimenti in merito.

“A questo punto – spiega la pentastellata –  non è chiaro se AQP debba acquisire le partecipazioni dei privati nella  società di gestione del servizio idrico integrato o se debba instaurare delle partnership con questi. Ci preoccupa anche in ragione di quanto letto sui giornali in merito a una richiesta della proroga della concessione del servizio idrico, che scadrà nel 2018, per soli 10 anni: un lasso di tempo troppo limitato per trovare i fondi per estendere le attività dell’AQP anche ad altri settori come il gas o le energie rinnovabili e per restituire i 200 milioni alla Regione Puglia. Il dubbio – aggiunge –  è che in realtà questi investimenti possano essere finanziati con capitali privati e ciò sarebbe l’anticamera dell’irreversibile privatizzazione di AQP”.

Sul punto dell’estensione delle attività della società alle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico Laricchia evidenzia come il Presidente di AQP sia anche Presidente della società DELOS POWER S.R.L. che gestisce gli impianti fotovoltaici del fondo TAGES  HELIOS a sua volta controllato da TAGES CAPITAL SGR.


“Ci stupisce  – conclude la consigliera cinquestelle – che il Piano della Bain&Company a cui sono stati destinati € 130.000,00 per un “incarico di consulenza strategica volta all’espansione dell’attività di AQP” e avente come obiettivo “l’assessment degli attuali quadri e dirigenti” non sia stato neanche letto. Eppure si tratta solo  di poche pagine”.