“Apartheid” a Bari: ragazza africana lanciata dall’autobus da passeggero. Torna in mente Rosa Parks

Cacciata a spintoni dall’autobus sino al ferimento. O almeno così racconta. E’ il triste episodio che una 27enne africana ma residente da qualche anno a Bari ha dovuto subire nei giorni scorsi nel capoluogo pugliese. Il racconto è stato riportato su alcune note testate giornalistiche nazionali.

Stando alla ricostruzione giornalistica, la ragazza, che di lavoro fa la parrucchiera, voleva solo prendere l’autobus dell’Amtab per tornare a casa ma le è stato impedito da un passeggero, il quale, dopo averle detto ‘tu non puoi stare qui’, l’ha cacciata dal veicolo spintonandola. La ragazza è caduta sull’asfalto di corso Sonnino ed è rimasta ferita. Fortunatamente non gravemente, ma comunque lo spavento è stato tanto. Se l’è cavata con alcune ferite.

“Dovevo prendere l’autobus, il numero 2, per tornare a casa, in via Napoli” – ha dichiarato la ragazza su Repubblica. Una vera e propria aggressione non solo ai danni della giovane donna ma anche all’intera civiltà. Quel “tu non puoi stare qui” farebbe pensare ad una qualche idea o ideologia politica dell’aggressore che però non può certamente essere giustificata dal folle ed aggressivo gesto. La storia ricorda a tratti quella di Rosa Parks un’attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus a un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery e all’inizio della battaglia per i diritti civili degli afroamericani con con Martin Luther King o più semplicemente quella della triste storia dell’Apartheid in Sudafrica, dove fu applicata separazione dei bianchi dai neri nelle zone abitate da entrambi (per esempio rispetto all’uso di mezzi e strutture pubbliche), contrastata da Nelson Mandela.

Stiamo forse esagerando con i paragoni storici? Non lo sappiamo. Fatto sta che se a Bari qualcuno pretende giustizia per questioni ideologiche e/o politiche non è certo picchiando le ragazze che si può ottenere qualcosa di giusto. La giovane donna vive a Bari con il suo ragazzo, un suo connazionale nigeriano. Alla domanda del perché l’uomo l’avrebbe aggredita, lei ha risposto: “Perché la gente è cattiva, non gli piace il colore della mia pelle“. Non è ancora chiaro se l’aggressore sia stato denunciato. Tempi bui in quel di Bari. Solidarietà a Kate.