Migranti occupano l’ex liceo “Socrate” di Bari e ne impediscono l’accesso, Quagliariello scrive al Ministero degli Interni

“Questa mattina ho raggiunto i locali dell‘ex liceo ‘Socrate’ di Bari per rendermi conto delle condizioni igienico-sanitarie dopo i ripetuti allarmi sulla sicurezza urbana (tema nelle scorse settimane di una mia interrogazione parlamentare ancora priva di riscontro) e sulla situazione dell’edificio scolastico dismesso dichiarato inagibile, occupato da extracomunitari e oggetto di una convenzione stipulata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia evidentemente non rispettata”.

Lo ha dichiarato in queste ore il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, che annuncia la presentazione di un nuovo atto ispettivo in Parlamento.

“Il sopralluogo – si legge nella nuova interrogazione presentata da Quagliariello – era finalizzato a controllare lo stato igienico e sanitario nel quale vivono gli immigrati e se gli enti locali competenti, in particolare Comune e Regione, avessero rispettato gli impegni assunti ovvero se, a seguito della mia precedente segnalazione, fosse stata assunta qualche misura risolutiva. All’arrivo al cancello della struttura, nonostante le spiegazioni e rassicurazioni riguardo l’assenza di telecamere – riferisce il leader di ‘Idea’ – gli occupanti hanno opposto resistenza al nostro ingresso sbarrando tutte le vie di accesso con spranghe di ferro, impedendoci di fatto di varcare la soglia”.

Di qui l’interpellanza al Ministro dell’Interno, per sapere

“se non intraveda in quanto esposto una situazione preoccupante nella quale le strutture e gli apparati pubblici non possono assolvere ai loro compiti e gli immigrati utilizzano beni pubblici quali zone franche, creando veri propri ghetti, e rendendosi così protagonisti di atti che violano la legge”;

se “non ritenga che, impedendo l’accesso ad un edificio pubblico, i soggetti ivi residenti illegalmente si siano resi protagonisti di ulteriori reati oltre alla palese occupazione e invasione abusiva di un immobile pubblico”;

se “non ritenga di dover urgentemente intervenire per riportare la legalità in queste zone della città di Bari”.

Segue testo integrale dell’interrogazione:

“Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dell’Interno – Per sapere, premesso che:

attraverso la presentazione di una precedente interrogazione, depositata in data 12 settembre 2017 e ancora priva di riscontro, avevo interpellato il Viminale esponendo le difficoltà cui è sottoposta la città di Bari, nella quale l’ordine pubblico e la gestione della sicurezza urbana sono messe a dura prova dalla presenza di situazioni emergenziali collegate alla massiccia presenza di migranti;

nel suddetto atto di sindacato ispettivo avevo posto l’attenzione su due casi particolarmente preoccupanti quali quello del quartiere Libertà, oramai divenuto zona invalicabile per i cittadini baresi, e l’ex Liceo Socrate, edificio scolastico dismesso, dichiarato inagibile – anche a causa del mancato rispetto da parte di Comune e Regione degli impegni assunti in una apposita convezione  – e oggi abusivamente occupato da extracomunitari;

Considerato che:

nella mattina del 16 ottobre 2017 mi sono recato per un sopralluogo – accompagnato da una giornalista della stampa locale e alla presenza di agenti di pubblica sicurezza – presso gli immobili pubblici dell’ex Liceo Socrate per controllare quali fossero le condizioni igienico-sanitarie in cui gli immigrati vivessero e se gli enti locali competenti, in particolare, Comune e Regione, avessero assolto agli impegni assunti, ovvero se, a seguito della mia segnalazione, fosse stata assunta qualche misura risolutiva;

che all’arrivo al cancello della struttura, nonostante le nostre spiegazioni e rassicurazioni riguardo l’assenza di telecamere, gli occupanti hanno opposto resistenza al nostro ingresso sbarrando tutte le vie di accesso con spranghe di ferro, impedendoci di fatto di varcare la soglia;

Si chiede di sapere:

se il Ministro non intraveda in quanto esposto una situazione preoccupante nella quale le strutture e gli apparati pubblici non possono assolvere ai loro compiti e gli immigrati utilizzano beni pubblici quali zone franche, creando veri propri ghetti, e rendendosi così protagonisti di atti che violano la legge;

se non ritenga che, impedendo l’accesso ad un edificio pubblico, i soggetti ivi residenti illegalmente si siano resi protagonisti di ulteriori reati oltre alla palese occupazione e invasione abusiva di un immobile pubblico;

se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover urgentemente intervenire per riportare la legalità in queste zone della città di Bari.

Sen. Gaetano Quagliariello”