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Puglia: donna di 90 anni dona reni e fegato, trapianto record a Bari

L’ultimo grande atto d’amore di una pugliese di novant’anni: la donazione degli organi. E’ stato registrato presso il Policlinico di Bari uno dei casi di trapianto che probabilmente verranno ricordati nella Storia della Medicina italiana. L’asportazione dal corpo di una donna di circa 90 anni di età è avvenuta nell’ospedale di Casarano (Lecce).

Gli organi sono stati quindi trasportati a Bari per un trapianto di reni eseguito nel reparto di Urologia dal prof. Michele Battaglia su un uomo di circa 70 anni, realizzando così quello che è stato definito come il “primo intervento realizzato in Italia e probabilmente in Europa con i reni di una donatrice di questa età” .

Il fegato della deceduta è stato invece trapiantato nel corpo di una donna di mezza età e in condizioni di salute particolarmente critiche attraverso una delicata operazione condotta dal professor Luigi Lupo e dalla sua equipe del reparto di Chirurgia.

“L’operazione – ha spiegato – ha salvato la vita alla paziente che, nel decorso post-operatorio, ha prontamente ripreso la regolare funzionalità epatica”. La donazione, secondo il professor Loreto Gesualdo, nefrologo responsabile del Centro trapianti della Regione Puglia – “è stata resa possibile grazie alla generosità della ‘giovane’ novantenne e della sua famiglia, organi salvaguardati certamente dal corretto stile di vita della donatrice che ha permesso di superare i limiti d’età per la donazione di reni”.

Risale al 12 febbraio 2016 un altro intervento record raggiunto dal Centro Trapianti di fegato della Città della Salute di Torino, in quel caso il primo in Europa e il quarto al mondo. Ovvero l’impianto su una donna di 61 anni del fegato di una 94enne, Virginia Bartoli. L’anziana, morta all’ospedale San Biagio di Domodossola, in provincia di Verbania, era diventata così la più vecchia donatrice nella storia dei trapianti. Un estremo gesto d’amore, il suo, favorito dai parenti, che avevano acconsentito all’espianto”. Già negli anni scorsi l’Italia era diventato il primo paese in Ue per utilizzo di organi da donatori cadavere over-60.

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