Barletta: il mare pieno di plastica e polistirolo, così avveleniamo il pesce che mangiamo

“La plastica che usiamo finisce in mare. Cerchiamo di usarne il meno possibile” – con questo commento un cittadino ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’inquinamento da abbandono di rifiuti in mare. Lo scatto fotografico è stato effettuato nei pressi del porto di Barletta.

Plastiche, polistirolo e rifiuti di diverse tipologie sono galleggiano in maniera evidente tra le onde marine. La foto diffusa su Facebook mostra la vergogna a cielo aperto  (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).

Forse non tutti ricordano che l’abbandono di rifiuti come plastica e polistirolo provoca il cosiddetto fenomeno delle “lacrime di sirena“: le plastiche non spariscono nel nulla ma diventano sempre più pericolose perché spezzettandosi in pezzi sempre più piccoli vengono assorbiti dall’ecosistema marino e scambiati per cibo da pesci, tartarughe ed altri animali. Molti di questi muoiono, mentre quelli che riescono a sopravvivere e che poi vengono pescati finiscono sulle nostre tavole. Così avveleniamo il pesce che mangiamo e poi ci lamentiamo delle malattie. Pesci morti, tartarughe spiaggiate e persino delfini morti sono già stati trovati a Barletta in molteplici occasioni. Un motivo ci sarà se questo avviene spesso. Coloro che gettano rifiuti in mare, quindi, dovrebbero ricordarsi che con questo vergognoso gesto mangeranno pesce inquinato da sostanze tossiche. La foto diffusa sul web:

Già nei giorni scorsi, quando con un video abbiamo voluto documentare i danni causati dalla forte burrasca sul lungomare di Ponente “Pietro Mennea” a Barletta, avevamo scoperto la presenza di minuscoli pezzettini di polistirolo distribuiti sul bagnasciuga. Quei pezzettini erano distribuiti in svariate centinaia di metri, segno evidente di una trasformazione causata dalla corrente marina. Il VIDEO:

A pochi chilometri di distanza, nel porto di Bisceglie, il gruppo meetup “Cittadini a 5 Stelle in Movimento a Bisceglie” ha realizzato un video che documenta la presenza di decine di rifiuti finiti nelle reti da pesca:

Alcuni di questi rifiuti vengono gettati in maniera irresponsabile dai cittadini “semplici”: ragazzi, anziani, famiglie che frequentano le spiagge, le aree portuali ed i lungomari gettando i loro rifiuti piuttosto che conservarli per conferirli negli appositi sacchetti e/o bidoncini per la raccolta differenziata come farebbe un qualsiasi essere umano civile ed intelligente. L’altra parte dei “zozzoni marini” è invece rappresentata da chi effettua operazioni di pesca ed usa abitualmente scatole in polistirolo, gettandole poi in mare piuttosto che negli appositi contenitori.

Eppure basterebbe evitare di usarle il polistirolo, magari sostituendolo con scatole in legno oppure in “polypla“, una variante realizzata con materiale biodegradabile. Insomma, siamo alle solite: stiamo inquinando e distruggendo l’ecosistema marino a causa di “brutti vizi” una barzelletta amara che ci costerà caso se non cambieremo subito le testacce di qualche ignorante. Il VIDEO girato a Bisceglie fa riflettere anche sulla condizione di Barletta: