Porto Cesareo: il mare diventa arancione, la possibile spiegazione

Un mare inquinato da evidenti liquami dal caratteristico colore marrone. In parole povere, “cacca” (per non usare terminologie). E’ quanto accaduto in Salento in località Porto Cesareo. La popolare zona di alto interesse turistico, famosa in tutto il mondo, viene così di fatto “inquinata” ed “infangata” da immagini che stanno facendo molto discutere. Scatti fotografici diffusi da un utente sul web e in poco tempo divenuti virali.

Chi o cosa ha sversato questi liquami? I depuratori pugliesi stanno funzionando a dovere? Cosa ne pensano gli enti e le agenzie locali che dovrebbero monitorare la cosa? Nelle ultime è stata diffusa anche una precisazione dell’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Filippo Caracciolo in merito ad alcune foto diffuse sui social network riguardanti presunti liquami nel mare di Porto Cesareo:

“Come noto a tutti – ricorda l’assessore Filippo Caracciolo – a Porto Cesareo non vi è né un depuratone, né uno scarico. L’iter per la definizione degli interventi di rifacimento dell’intero sistema depurativo dell’agglomerato Nardò-Porto Cesareo è stato lungo e finalmente da qualche mese sono stati avviati i lavori da Acquedotto Pugliese per il completamento delle reti fognarie dei due Comuni e l’adeguamento del depuratore, sito a Nardò, che consentiranno il massimo livello depurativo con valori limite inferiori a quanto previsto dal D.Lgs. 185/2003 e il recupero dei reflui depurati”.

“Alla luce di quanto esposto è chiaro che quanto ritratto nelle fotografie diffuse tramite i social network e la Rete, motivo di preoccupazione per la popolazione, non può essere un rilascio di reflui non depurati, bensì altra tipologia di fenomeno. Nel caso specifico si tratta un fenomeno naturale di fioriture algali, per l’appunto ‘Noctiluca scintillans‘.

La Regione Puglia – conclude l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Filippo Caracciolo“ha chiesto per fare maggiore chiarezza l’intervento di ARPA Puglia al fine di procedere ad un campionamento con successive analisi tese a certificare queste prime ipotesi, e comunque a tutela della salute dei cittadini e degli ecosistemi locali”.  Linkiamo qui sotto un post diffuso su Facebook:

30/10/2017 ore 11.00 Porto Cesareo, perla dello ionio, quando i liquami vanno a finire in mare…

Pubblicato da Gianfranco Palmariggi su Lunedì 30 ottobre 2017