Ancora inquinamento e tumori infantili a Taranto, M5S: “Emiliano, avast! Chiudete l’Ilva trovate un altro lavoro ai dipendenti”

“E’ il momento di giocare a carte scoperte. Emiliano ha il dovere di governare questa fase complessa, e decisiva, della vita di un pezzo di Puglia, ovvero della Città che serve l’Italia da 60 anni e che servendola si è ammalata!! E’ il momento di dire BASTA ai giochi di partito, ai giochi di ruolo, al gioco delle parti” – lo dichiarano in un comunicato congiunto l’eurodeputata pugliese Rosa D’Amato ed il consigliere regionale Antonio Trevisi (Movimento 5 Stelle).

“Emiliano e Melucci, sindaco di Taranto, sapevano benissimo” – proseguono i due esponenti pentastellati – “che la loro sortita romana avrebbe generato i risultati ottenuti: NULLA! Anzi, TUTTO per chi pensa di poter sostenere le proprie tesi su Taranto da un lato protestando per la “città sporcata dalle polveri” e dall’altro predicando il mantenimento delle attività produttive nel delirio di una “ambientalizzazione previa decarbonizzazione” che non regge nemmeno nei libri delle favole”.

“EMILIANO, ADESSO BASTA! Se la Regione ha davvero intenzione di salvare i tarantini dal veleno di cui si sono improvvisamente accorti i partiti (alla vigilia delle elezioni), si convochi immediatamente un tavolo di confronto su come CHIUDERE l’ILVA, RICOLLOCARE I LAVORATORI, AVVIARE LE VERE BONIFICHE, APPLICARE I PIANI DI RICONVERSIONE E UTILIZZARE I FONDI FEG CHE L’UE METTE A DISPOSIZIONE ! Nè possono illudere le aperture di Mittal sul piano occupazionale e l’annuncio di Calenda che un giorno dice di lasciar fuori gli enti locali e il giorno dopo twitta, commenta e dice che convocherà tutti prossimamente.

“Abbiate rispetto per Taranto! La città non può permettersi il ruolo della comparsa di una storia, o meglio di una drammatica farsa, che la vede purtroppo protagonista e vittima! Lo ripetiamo ancora : l’unica strada per salvare i tarantini dal veleno, quotidiano e costante, e soprattutto affrancarli dalla prospettiva “MENO OCCUPATI, STESSO INQUINAMENTO” è CHIUDERE la fabbrica e programmare la riconversione del lavoro e del territorio. Emiliano discuta con chi ha idee serie e concrete per tutelare e salvare i tarantini dal veleno di Stato che cambierà padrone…. un nuovo ad un privato che già agita la solita arma del ricatto occupazionale. Emiliano la smetta di giocare la sua partita politica e partitica sulla pelle di Taranto. I suoi duelli mediatici non ci interessano. Non si può urlare in piazza e poi sussurrare soluzioni improponibili PER IL MANTENIMENTO DELLO STATUS QUO. Emiliano, a Taranto si dice AVAST. Basta” – concludono da D’Amato e Trevisi.