Gasdotto della multinazionale in Puglia: ancora scontri, strattonato anche giornalista

Ancora scontri a causa del gasdotto della multinazionale TAP promosso anche dall’Unione Europea (la stessa che guarda caso ha ordinato più volte gli eradicamenti in Salento per via della presunta xylella). Il gasdotto, lo ricordiamo, poterà gas dall’Azerbaijan in Europa. Nonostante le richieste di blocco dei lavori per via dell’approdo progettato su un territorio pieno di ulivi e ad alto impatto turistico ed ambientale, la TAP si farà. La Regione aveva tentato un ricorso, ma si sa, i mercati valgono più della vita dei cittadini pugliesi, costretti ancora una volta a subire, insieme alle loro piante, nuovamente sottoposte ad operazioni di potatura.

Sino ad ora, spiegano fonti giornalistiche, sarebbesto stati “sistemati” 1070 ulivi su 1848, impedendo persino la raccolta delle olive da parte degli stessi agricoltori. L’ennesimo scempio e l’ennesimo sfregio all’agricoltura pugliese ed all’ambiente tutto. A causa di questo, decine di attivisti stanno cercando di bloccare pacificamente i lavori, protestando sul posto. La risposta del nostro democraticissimo paese? Cariche della Polizia.

La giustificazione delle forze dell’ordine è che i manifestanti hanno danneggiato alcuni muretti a secco per costruire barricate. Lo scorso 4 luglio era già stato effettuato un provvedimento con sanzioni che però non sarebbero mai state eseguite dalla Procura di Lecce. Al contempo, durante gli scontri delle ultime ore, un giornalista svedese è stato strattonato da alcuni agenti della Polizia. Il giornalista pare stesse utilizzando un drone per registrare dall’alto quanto stesse accadendo durante gli scontri.

“Dispiace venire a sapere che un giornalista è rimasto contuso nelle campagne interessate dal tracciato TAP, dove stanno avvenendo le operazioni di capitozzatura degli ulivi. La protesta dei cittadini è, e deve rimanere, pacifica. Per questo è fondamentale limitare ogni possibile episodio di tensione” – lo afferma la senatrice pugliese del M5s Daniela Donno, Vice Presidente della Commissione Diritti Umani.

“Il territorio salentino sta subendo le conseguenze di una politica industriale scellerata e invasiva, che non rispetta le campagne, gli uliveti, e oltre al danno economico per gli agricoltori deturpa anche la costa, che rischia di perdere ogni attrattiva turistica. Si tratta, e non ci stancheremo mai di dirlo, di un’opera inutile e dannosa, che non porterà nessun vantaggio per il territorio. Dunque, è comprensibile che gli animi siano accesi. In tutto questo, però – insiste la pentastellata – qualsiasi forma di violenza e da chiunque provenga, è inammissibile, eventuali momenti di contrasto devono trovare immediata composizione, proprio per evitare spiacevoli conseguenze”. Linkiamo qui sotto un video diffuso sul Canale YouTube di Tele Rama: