In realtà non si tratta dell’unico caso registrato negli ultimi mesi, solo lo scorso luglio era stata documentata la presenza di una carcassa presso la zona di Ripalta, e ancora, a Trani erano state segnalate ben tre testuggini marine misteriosamente decedute in località Matinelle. In direzione Bari, a largo di Monopoli, un’altra tartaruga marina è stata ritrovata priva di vita mentre galleggiava vicino ad alcune barche. A Barletta sono stati segnalati almeno due casi di tartarughe marine morte all’inizio dell’anno: il primo lo scorso maggio presso la spiaggia del lungomare Levante, e il secondo presso zona Pataniello, segnalato nel mese di ottobre 2017.
Nelle ultime settimane, l’ennesima segnalazione a Bisceglie: un esemplare di Caretta Caretta, presumibilmente di età giovanile, è stato ritrovato morto circondato da rifiuti d’ogni genere, molti di questi composti da plastiche che andrebbero conferiti negli appositi contenitori della raccolta differenziata e che invece vengono troppe volte abbandonati in mare aperto, lungo le spiagge e nelle campagne. Insomma, l’ennesima vergogna ai danni non solo dell’ambiente e quindi della nostra salute ma anche delle creature indifese come le tartarughe marine. Anche se non è certa la causa di morte dell’esemplare (ora recuperato dalla locale Capitaneria di Porto per le dovute analisi) è evidente come la presenza certa di plastiche non giovi assolutamente la vita di questi animali, anzi, la mette spesso a rischio sia a causa delle sostanze da esse sprigionate e sia anche dalla forma e dalla consistenza.
A volte, infatti, una busta di plastica può essere scambiata da una tartaruga marina per una medusa di cui queste si cibano occasionalmente. Altri frammenti in plastica o altri materiali resistenti come quelli in metallo possono essere accidentalmente ingeriti da questi ed altri animali come pesci, cetacei (in primis delfini, presenti anche nel nostro mare) causando loro atroci sofferenze e spesso anche la morte. La responsabilità dei cittadini va quindi rimarcata attraverso una continua e costante formazione ed informazione sui rischi legati all’abbandono rifiuti ed al contempo alla pronta segnalazione a Polizia Municipale e Capitaneria di Porto in caso di avvistamenti di animali in difficoltà o di carcasse. Linkiamo qui sotto la foto scattata a Bisceglie e diffusa sui social dall’attivista Titti Mastrapasqua:
Continuando così…
Moriremo tutti in una discarica abusivaPubblicato da Titti Mastrapasqua su Giovedì 26 ottobre 2017
A tutti chiediamo di informare i propri concittadini e a sensibilizzare il prossimo affinché la tutela dell’ambiente marino diventi un’abitudine e non un’eccezione solo di qualcuno. Lo scorso mese, il gruppo di attivisti del meetup “Cittadini a 5 in MoVimento a Bisceglie” aveva diffuso in rete un video che mostrava la presenza di decine di plastiche portate a riva dai pescatori dopo una battuta di pesca.
Il grave episodio dimostra come anche le cassette di polistirolo usate abitualmente dai pescatori, oltre agli altri rifiuti, finiscano troppo spesso in mare, causando gravi danneggiamenti all’ecosistema marino. Tutti noi, dai bambini ai pensionati, dai pescatori agli impiegati di banca, dovremmo ricordarci sempre di evitare di gettare rifiuti per le strade, per le spiagge e in mare. Ne vale la pena, per la salute dell’ambiente e quindi anche per la nostra salute. Il VIDEO diffuso dagli attivisti biscegliesi: