M5S: “Acquedotto pugliese venga trasformato in Azienda Speciale consortile per difendere l’acqua pubblica” – VIDEO della conferenza

Le Amministrazioni Comunali pugliesi del Movimento 5 Stelle difendono l’acqua pubblica e sono pronte a sollecitare la Regione Puglia a trasformare Acquedotto Pugliese in un’Azienda Speciale. Tutto ciò attraverso l’approvazione di una delibera di Consiglio Comunale allo stato attuale già depositata in 21 Comuni pugliesi e in attesa di essere presentata in tutti i Comuni nei quali è presente almeno un consigliere pentastellato. La trasformazione deve avvenire in tempo utile affinché l’Autorità Idrica Pugliese (AIP) sia messa nelle condizioni di affidare il Servizio Idrico Integrato a questo ente di diritto pubblico a cui i Comuni sarebbero disponibili ad aderire, tramite apposita convenzione.

Lo hanno annunciato questa  mattina in conferenza stampa i consiglieri regionali del M5S Antonella Laricchia, Grazia Di Bari e Marco Galante, insieme al sindaco di Ginosa Vito Parisi, al sindaco di Mottola Giampiero Barulli e al sindaco di Santeramo in Colle Fabrizio Baldassarre. Presenti anche il vicesindaco del Comune di Canosa Francesco Sanluca e il Presidente del Consiglio comunale di Noicattaro Nicola Di Pinto.

“Nell’odierno quadro normativo nazionale e regionale – hanno dichiarato i pentastellati – quest’azione che suggeriamo alla Regione Puglia è l’unica possibilità che esiste per realizzare la volontà popolare emersa con il Referendum del 2011 e lo dimostra il fatto stesso che anche il Comitato pugliese Acqua Bene Comune, promotore di quel Referendum, attraverso i suoi tecnici, abbia invitato il governatore Emiliano a trasformare AqP in Azienda Speciale. Nei prossimi giorni” – hanno spiegato – “il M5S Puglia procederà ad inviare una lettera a tutti i Sindaci dei comuni pugliesi per invitarli ad approvare questa delibera”.

La proposta fatta dal Movimento 5 Stelle a tutti i livelli istituzionali, è assolutamente alternativa rispetto alla società per azioni con le quote in capo ai Comuni e alla messa a gara del Servizio Idrico Integrato. Anche in Regione, infatti, il M5S Puglia ha chiesto e ottenuto il tavolo tecnico paritetico sul futuro di AqP e dimostrato che la trasformazione di AqP in Azienda Speciale consortile, una delle tre opzioni prodotte dal tavolo tecnico, non solo è possibile ma è la strada più vantaggiosa per i Comuni dal momento che lo libera da numerose responsabilità economiche e finanziarie pur lasciandogli il potere decisionale in merito alle strategie da adottare.

 

“Il Governatore Emiliano tuttavia – hanno detto i cinquestelle – prosegue con un imbarazzante silenzio sulla questione nonostante si tratti, con ogni probabilità, della decisione più importante che il suo governo è chiamato a prendere nel corso di questa legislatura. Ostinarsi a rimanere in silenzio dinanzi alle richieste dei cittadini e di questi Sindaci indica evidentemente che, dal canto suo, ritiene più convincenti “altre richieste” che possiamo intuire dalla lettura del Piano strategico, un documento di 19 pagine, privo di qualsiasi contenuto di tipo finanziario, che è costato ai pugliesi 133.000 euro. Un Piano all’interno del quale si parla di “sviluppo nell’idrico coinvolgendo anche operatori con capitale privato” e che prevede una fantomatica proroga della concessione di dieci anni. Da qui – hanno concluso – il nostro sospetto che in realtà il finanziamento degli investimenti sia previsto con capitali privati e ciò, nonostante le solite promesse e i soliti slogan del Governatore, sarebbe l’anticamera dell’irreversibile privatizzazione di AQP”.

I 21 Comuni nei quali è stata già depositata la delibera sono: Adelfia, Altamura, Ascoli Satriano, Bari, Canosa, Casarano, Castrignano dei Greci, Ginosa, Lizzanello, Mottola, Noci, Noicattaro, Polignano a mare, San Giorgio Jonico, San Marco in Lamis, San Pancrazio Salentino, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Trepuzzi, Tricase, Vieste. Linkiamo qui otto il video della conferenza stampa:

 

CONFERENZA STAMPA: I COMUNI AMMINISTRATI DAL #M5S DIFENDONO L’ACQUA PUBBLICA

Le Amministrazioni Comunali pugliesi del Movimento 5 Stelle difendono l’acqua pubblica e sono pronte a sollecitare la Regione Puglia a trasformare Acquedotto Pugliese in un’Azienda Speciale. Tutto ciò attraverso l’approvazione di una delibera di Consiglio Comunale allo stato attuale già depositata in 21 Comuni pugliesi e in attesa di essere presentata in tutti i Comuni nei quali è presente almeno un consigliere pentastellato. La trasformazione deve avvenire in tempo utile affinché l’Autorità Idrica Pugliese (AIP) sia messa nelle condizioni di affidare il Servizio Idrico Integrato a questo ente di diritto pubblico a cui i Comuni sarebbero disponibili ad aderire, tramite apposita convenzione.

Nell’odierno quadro normativo nazionale e regionale quest’azione che suggeriamo alla Regione Puglia è l’unica possibilità che esiste per realizzare la volontà popolare emersa con il Referendum del 2011 e lo dimostra il fatto stesso che anche il Comitato pugliese Acqua Bene Comune, promotore di quel Referendum, attraverso i suoi tecnici, abbia invitato il governatore Emiliano a trasformare AqP in Azienda Speciale. Nei prossimi giorni il M5S Puglia procederà ad inviare una lettera a tutti i Sindaci dei comuni pugliesi per invitarli ad approvare questa delibera.

La proposta fatta dal Movimento 5 Stelle a tutti i livelli istituzionali, è assolutamente alternativa rispetto alla società per azioni con le quote in capo ai Comuni e alla messa a gara del Servizio Idrico Integrato. Anche in Regione, infatti, il M5S Puglia ha chiesto e ottenuto il tavolo tecnico paritetico sul futuro di AqP e dimostrato che la trasformazione di AqP in Azienda Speciale consortile, una delle tre opzioni prodotte dal tavolo tecnico, non solo è possibile ma è la strada più vantaggiosa per i Comuni dal momento che lo libera da numerose responsabilità economiche e finanziarie pur lasciandogli il potere decisionale in merito alle strategie da adottare.

Il Governatore Emiliano tuttavia prosegue con un imbarazzante silenzio sulla questione nonostante si tratti, con ogni probabilità, della decisione più importante che il suo governo è chiamato a prendere nel corso di questa legislatura. Ostinarsi a rimanere in silenzio dinanzi alle richieste dei cittadini e di questi Sindaci indica evidentemente che, dal canto suo, ritiene più convincenti “altre richieste” che possiamo intuire dalla lettura del Piano strategico, un documento di 19 pagine, privo di qualsiasi contenuto di tipo finanziario, che è costato ai pugliesi 133.000 euro. Un Piano all’interno del quale si parla di “sviluppo nell’idrico coinvolgendo anche operatori con capitale privato” e che prevede una fantomatica proroga della concessione di dieci anni. Da qui – hanno concluso – il nostro sospetto che in realtà il finanziamento degli investimenti sia previsto con capitali privati e ciò, nonostante le solite promesse e i soliti slogan del Governatore, sarebbe l’anticamera dell’irreversibile privatizzazione di AQP.

Pubblicato da Movimento 5 Stelle Puglia su Giovedì 16 novembre 2017