Si tratterebbe di una delle droghe più potenti al mondo quella sequestrata nelle ultime ore presso l’aeroporto di Bari. Stando a quanto riferito da alcune fonti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ritrovato circa 1800 grammi di Ayahuasca, sostanza contenente “Dimetiltriptamina” – anche detta “DMT” nei bagagli di un cittadino lituano arrivato a Bari dal Perù.
L’ayahuasca (aya-wasca, letteralmente “liana degli spiriti/dei morti” in lingua quechua), spesso detta anche, a seconda dei paesi di provenienza: Yage, Hoasca, Daime, Caapi; è un infuso psichedelico a base di diverse piante amazzoniche, in grado di indurre un potente effetto allucinogeno, oltre che purgante.
Il suo utilizzo, al quale sono da sempre state attribuite prerogative magiche e terapeutiche, è caratteristico delle diverse forme di sciamanismo amazzonico praticate nei territori a cavallo di Perù, Colombia, Ecuador, Brasile, Bolivia e Venezuela. La pozione base, per essere farmacologicamente attiva, dev’essere prodotta facendo bollire assieme, per diverse ore, un minimo di due piante amazzoniche, cioè la liana Banisteriopsis caapi e le foglie dell’arbusto Psychotria viridis, anche noto come chacruna, che in alcune aree può essere sostituito dalla Diplopterys cabrerana.
Con la parola ayahuasca vengono contemporaneamente designate tanto la liana Banisteriopsis caapi in sé stessa quanto l’intera preparazione: la liana è infatti considerata dagli sciamani la “pianta maestro” per eccellenza, colei che custodisce ed apporta l’insegnamento (sebbene necessiti delle alte piante per manifestare tale insegnamento) ed in quanto tale conferisce il nome all’intera bevanda.
A partire dagli anni novanta, la fama della ayahuasca nel mondo è cresciuta esponenzialmente anche grazie all’interesse del mondo accademico, sempre più interessato alle potenzialità terapeutiche del beveraggio. Soprattutto in conseguenza della diffusione nel mondo del Santo Daime, un culto neosciamanico di carattere sincretico originatosi in Brasile negli anni trenta, si è assistito a quello che è stato definito un processo di vera e propria internazionalizzazione dell’ayahuasca, che ha contribuito ad espanderne l’utilizzo al di fuori dell’Amazzonia e del sud America, obbligando le legislazioni dei paesi ospitanti a pronunciarsi circa lo status giuridico della bevanda[3]. La sempre maggiore attenzione del mondo accademico, più in contesto latino e nord americano che europeo (con l’eccezione della Spagna), è culminata nelle due World Ayahuasca Conference, tenutesi a Ibiza nel settembre del 2014[4] e nella città brasiliana di Rio Branco nell’ottobre 2016[5], organizzate dalla fondazione ICEERScon il patrocinio dell’UNESCO, ove un comitato di più di quaranta prestigiosi studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari ha emanato una dichiarazione, significativamente titolata Ayahuasca in the globalized World, in cui si chiede ai governi di avanzare verso la costituzione di un ambito legale che regolamenti, tutelando e valorizzando in maniera responsabile, l’utilizzo dell’ayahuasca.
I popoli amazzonici utilizzano il decotto di ayahuasca per indurre stati di visione nel corso di cerimonie religiose e per scopi rituali e terapeutici. In tempi recenti l’ayahuasca è entrata nei rituali di diverse dottrine religiose sincretiste diffuse in Brasile quali il Santo Daime, l’União do Vegetal ed il Barquinia.
In Italia la DMT è inserita in tabella I dell’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope di cui all’art.14 del DPR n. 309/90.[19] Tuttavia la bevanda denominata Ayahuasca non può essere classificata come una droga. Le piante naturali che la compongono anche se contengono naturalmente del DMT non sono incluse in alcun elenco di sostanze vietate. L’Ayahuasca è stata dichiarata sostanza non narcotica con due sentenze della Corte di Cassazione (Sezione IV, 6 ottobre 2005, n. 44229 e Sezione I, 16 febbraio 2007, n. 19056) e una Nota del Ministero della Salute (n. 6895-44021, del 30 dicembre 2010). Nel 2012 il possesso di ayahuasca da parte di Gianluca Curzi, membro del Santo Daime, è stato giudicato, dopo qualche malinteso giuridico, lecito.
Il Lituano fermato a Bari è stato arrestato e condotto in carcere mentre la potente droga amazzonica è stata sequestrata.