Trani: non saranno licenziate le guardie giurate della società SecurItalia ma collocate in altre sedi. Ma in quali condizioni?

“La società SecurItalia ha confermato di non avere alcuna intenzione di procedere con i licenziamenti delle sette guardie giurate che prestavano servizio di vigilanza armata presso i siti di proprietà di Amiu Spa. Al contrario, l’azienda ha confermato l’intenzione di ricollocare i lavoratori in altre sedi di lavoro della zona” è quanto possibile leggere in un comunicato diffuso nelle ultime ore dall’amministrazione comunale di Trani. Nei giorni scorsi, le guardie giurate avevano scioperato con uno sciopero della fame, senza però ottenere risposte rassicuranti per il loro lavoro, che coinvolge anche alcune famiglie a carico. Ieri fu anche diffuso un breve comunicato dell’ex assessore regionale Santorsola il quale si augurava una soluzione per il futuro lavorativo delle guardie giurate.

Nell’incontro svoltosi lunedì a Trani, raccontano fonti comunali: “hanno preso parte il sindaco, Amedeo Bottaro, l’assessore all’ambiente, Michele Di Gregorio, un rappresentante della SecurItalia ed i rappresentanti sindacali dei sette vigilanti. L’Amministrazione, alla luce della disponibilità manifestata dalla società datrice di lavoro, ha sollecitato la stessa ad individuare sedi di lavoro il più possibile vicine. L’azienda ha preso l’impegno di interloquire con i rappresentanti sindacali dei lavoratori al fine di tutelare al meglio gli stessi”. 

Nonostante le parole rassicuranti scritte nel comunicato, sarebbe ancora tutto da vedere: non è ancora chiaro infatti dove verranno collocati i lavoratori e probabilmente questi dettagli saranno oggetto di ulteriori comunicazioni sindacali. Lavoreranno fuori dal loro comune di residenza con un rimborso spese per i viaggi e/o alloggio oppure torneranno a lavorare a Trani? Sino ad ora, non ci sembra che nulla sia stato chiarito in tal proposito se non che i lavoratori “verranno ricollocati in altre sedi“, ma in quali condizioni? Restiamo in attesa di risposte ufficiali.