Povia torna in Puglia: contro l’euro e per la “salvezza dei bambini”, l’incontro che fa discutere


“S. Antonio Abate disse: “i pazzi disturbati diranno ai normali che sono pazzi disturbati”. Ci siamo! Ehi miserabili dittatori, vi è stato fatto il lavaggio del cervello? La mia libertà, le mie idee e la mia dignità NON SONO IN VENDITA. Finchè non mi verrà il male incurabile, sarò come una spada nel vostro fianco. SIETE IL CANCRO DELLA SOCIETA’. Un consiglio: prima di dissentire come beoti, venite a sentire. Ipocriti, la vostra astuzia non funziona neanche se vi aiutano i giornali. Non vi crede nessuno. La gente vi si rivolterà contro. E io non sono un bigotto, cattolico integralista o altro. Sono un semplice uomo libero da ogni schema con le palle che girano a 2000″
– ha scritto in un post il cantante povia in merito al suo tour di incontri “Invertiamo la Rotta” – musica e diritto con l’avv. Gianfranco Amato in programma a  Trani questa sera presso il Centro Bethel  in Piazza Plebiscito, 16a con ingresso libero. Il Convegno mira alla tutela dell’infanzia, ai bambini trattati come merce dall’attuale pensiero unico neoliberista. Come ricordava un comunicato delle Assemblee Popolari diffuso lo scorso aprile sul sito web VideoAndria.com, un incontro simile si svolse lo scorso aprile nella città di Andria: anche in quel caso si parlava dell’infanzia, dei gender, degli omosessuali e soprattutto di politica.

Nel 2015 Povia diffuse sul web un videoclip dal titolo “Chi Comanda il Mondo?“. In quel video vi erano evidenti menzioni alla moneta unica europea e alla finanza internazionale.  Povia voleva dunque denunciare le ingiustizie legate alle politiche di austerity ed in generale l’influenzate dai diktat della finanza internazionale nella politica italiana. Probabilmente l’unico cantante in Italia ad aver affrontato l’argomento. Nell’incontro si dovrebbe parlare di questo ma anche di famiglia.

Questo però sta facendo discutere per via dei suoi contenuti dal Comitato Bene Comune di Trani“Apprendiamo con sgomento la notizia che il cantante Povia, insieme al presidente di un’associazione denominata “Giuristi per la vita”, saranno ospiti stasera in un centro  di aggregazione di matrice cattolica per uno spettacolo-convegno dall’inquietante titolo “Dobbiamo salvare l’innocenza – dichiarano Anna Rossi e Vincenzo Ferreri, del Comitato Bene Comune di Trani. 

“Inquietante perché questi signori propagandano un’idea fuorviante dell’innocenza, che si traduce nella demonizzazione di ogni forma di orientamento affettivo e sessuale non corrispondente ai rigidi schemi di una certa fetta integralista del mondo cattolico.  Il modo in cui cercano di imporre il loro pregiudizio ottuso e retrogrado è quello di spacciare false teorie, come quella diffusa sotto il nome di gender che altro non è ciò che potremmo definire con linguaggio corrente una fake news. Una vera e propria bufala ormai utilizzata dai seminatori dell’odio che si prefiggono di contrastare ogni forma di apertura politica e legislativa di riconoscimento dei diritti degli appartenenti alla comunità lbgt, come quei percorsi di educazione affettiva e al rispetto delle differenze di genere nelle scuole che tanto servirebbero per combattere omofobia, discriminazioni, violenza sulle donne, femminicidi, bullismo omofobico e cyber-bullismo, vere e proprie emergenze di questi ultimi anni”.

“Così mentre tali percorsi educativi  hanno l’obiettivo di educare alle differenze decostruendo gli stereotipi di genere al solo scopo di prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze sessiste dagli esiti spesso drammatici, questi personaggi non si fanno scrupolo di speculare sull’ignoranza e la paura per dichiarare falsamente, a fini propagandistici/elettorali,  che si tratti di insegnamenti di teorie e pratiche sessuali inadeguate per bambini e adolescenti, alimentando così un già diffuso clima di intolleranza e discriminazione”. “Per queste ragioni riteniamo opportuno stigmatizzare l’invito rivolto dalla comunità a simili personaggi e invitiamo la cittadinanza a boicottare l’evento e la classe politica a prenderne le distanze” – concludono dal Comitato Bene Comune. 

Ciò che rovina non è il giudizio ma il pregiudizio – si legge in un cartello esposto da Povia durante uno degli eventi e diffuso attraverso uno scatto fotografico pubblicato sulla sua Pagina Facebook. Evitiamo commenti personali sulla vicenda lasciando ai cittadini la libertà di valutazione su questo, come del resto è giusto che sia. Alla fine, in un mondo dove vi sono le contrapposizioni, la cosa più importante sarebbe piuttosto offrire ai cittadini la libertà di scelta di ascoltare o meno qualcuno, dando poi le giuste valutazioni.