II Guerra Mondiale in Puglia: quando Padre Pio “fermò” le bombe degli aerei. Il racconto

Siamo nella Seconda Guerra Mondiale e l’epilogo è già alle porte. L’esercito Americano comincia ad Avanzare dal sud Italia verso nord. La Puglia è una delle prime regioni ad essere liberata dagli Alleati ed a S.Giovanni Rotondo cominciano ad arrivare i soldati inglesi ed Americani, attirati dalla fama di Padre Pio.

Ad accoglierli nella cittadina del Gargano è Mary Pyle, figlia spirituale di Padre Pio. La sua grande Casa, costruita poco lontana dal convento, è l’unico luogo dove i pellegrini che giungono a S.Giovanni possono mangiare e riposare. Non ci sono ancora alberghi e Mary l’Americana, come viene chiamata, accoglie tutti in un un clima di evangelica fraternità. L’interesse dei militari alleati per Padre Pio è ingigantito da alcune storie che circolano nelle basi Alleate di Foggia e Bari. Alcuni piloti raccontano che, “durante le loro missioni nei cieli del Gargano, avevano visto di fronte al loro aereo la figura di un frate con le braccia aperte, quasi a voler impedire che passassero per bombardare la zona del promontorio Garganico. Ed i loro aerei, senza che nessuno fosse intervenuto sui comandi, avevano cambiato rotta. Tornati a terra spaventati, quei piloti avevano riferito la loro incredibile esperienza e qualcuno aveva parlato loro di Padre Pio. Recatisi a San Giovanni Rotondo e, vedendo il Padre, avevano riconosciuto in lui il misterioso frate che aveva fatto cambiare rotta ai loro aerei.

Questi racconti, fatti da più piloti, avevano impressionato. E tanti soldati, di varie nazioni e di religioni diverse, accorrevano a S.Giovanni Rotondo.” (Renzo Allegri, A tu per tu con Padre Pio, Mondadori Editore, pag. 130)

Sembra strano, incredibile, immaginare Padre Pio librarsi nell’aria a braccia aperte di fronte ad un aereo, per impedirgli di bombardare il Gargano. Ma a parte che questi episodi sono raccontati su varie, autorevoli, biografie su Padre Pio, Il fatto che il Padre possa pararsi di fronte ad un aereo in volo, va certamente attribuito a quel fenomeno della bilocazione che, in maniera così straordinaria, ha segnato la sua vita.

Anche il dono delle lingue fa parte della straordinaria ricchezza di carismi e doni mistici che Iddio ha elargito abbondantemente in quest’umile frate del Sannio. Nello stesso periodo in cui circolano gli strani racconti degli aerei sul Gargano, “Quattro ufficiali americani, di religione protestante, arrivano da Foggia accompagnati da un interprete. Il Padre passando accanto a loro, si ferma a parlare. Si esprime, come sempre, in dialetto napoletano, ovvero Beneventano, formulando domande a cui i soldati rispondono nella loro lingua. Al termine della conversazione i militari si chinano riverenti e gli baciano la mano. Quando il Padre si allontana, si rivolgono al loro interprete dicendo: “Ma come parla bene la lingua americana, Padre Pio”. E l’interprete lì guarda stupito perché aveva sentito dal Padre soltanto espressioni dialettali” (Renzo Allegri, A tu per tu con Padre Pio, Mondadori Editore, pag. 130).

Nelle vicende che accompagnano la liberazione del Sud dell’Italia da parte degli Alleati, la Puglia si trasforma in zona di rifugio. Giungono ogni giorno a S.Giovanni Rotondo i rifugiati del nord italia ed i soldati dell’esercito di liberazione. Non solo i cattolici, ma anche i protestanti, per autorizzazione speciale di Pio XII possono assistere alla messa di Padre Pio. Molti di quest’ultimi si convertono al cattolicesimo, facendosi battezzare da Lui.

Tra i tanti militi americani e di altre nazioni, sono logicamente migliaia i fedeli italiani che accorrono da Padre Pio per chiedere una preghiera, una grazia, delle assicurazioni sui loro congiunti in guerra. Trattandosi di notizie riguardanti persone che il Padre non conosce e che si trovano nei luoghi più disparati d’Italia e del mondo, si può intuire come l’aspettativa della gente è sempre quella di avere una risposta profetica, una rassicurazione che il familiare, il parente è vivo. Ma non sempre Egli dà una risposta esauriente, non sempre sà o è al corrente. Non se la sente, a volte, di dare sempre una risposta che plachi il turbamento e l’inquietudine di coloro che gli si rivolgono. Nella sua schiettezza e semplicità dice quello che sà. Per il resto invita sempre a pregare e sperare. “Si, è vivo”, “Tornerà”, o ancora:”Aspettate e sperate”. “Pregate, pregate” oppure: “Non so nulla” (Yves Chiron, Padre Pio, Una Strada di misericordia, Edizioni Paoline, pag. 243). I santi, anche i più grandi, quelli che vivono pienamente immersi nel soprannaturale e quindi nella comunione mistica con Dio, hanno degli sprazzi di profezia, dei momenti di luce nei quali il Signore permette loro di comunicare quello che Lui vuole, per il bene delle anime, e quindi anche delle profezie, dare delle risposte a chi, nell’ansia e nel dolore, aspetta un parola di consolazione, di speranza o di certezza. Ma non sempre è così. Ci sono dei momenti in cui i santi non possono dare alcuna risposta. Solo chi vuol barare può permettersi di dire di sapere tutto. Padre Pio, invece, quello che sà lo dice, quello che ignora non lo dice, sollecitando a pregare e sperare, perché Dio può veramente tutto.

Ma più che parlare, padre Pio agisce, opera laddove la sua presenza viene invocata. Anche lontano o lontanissimo daS.Giovanni Rotondo. Tantissime persone, tra cui molti soldati, hanno testimoniato di essere scampati a un pericolo grazie alla sua protezione. C’è un episodio avvenuto durante i bombardamenti di Pescara. Un gruppo di persone si rifugia al pianterreno di un edificio di quattro piani e qui, con il cuore in tumulto per le continue esplosioni, piange e prega tenendo in mano una foto di Padre Pio e gridando:”Padre Pio salvaci!”. Improvvisamente una bomba prende in pieno l’edificio, sfondando il quarto piano e poi il terzo, il secondo, il primo, arrivando come un rombo di tuono a pianterreno, proprio dove si trova questo gruppo di persone che prega. “Padre Pio salvaci!” le parole di tutti sembrano precedere l’esplosione. Ma l’ordigno non esplode

(cfr . Yves Chiron, Padre Pio, Una Strada di misericordia).