La CNN americana svela lo sfruttamento dei migranti in Puglia: “5 euro per ogni 300 kg di pomodori raccolti”

Se pensavamo che la conoscenza dell’annoso e mai superato fenomeno criminale dello sfruttamento nei campi nel Mezzogiorno d’Italia, ed in particolare in Puglia fosse relegata al Nostro Paese o a qualche isolato articolo di giornale straniero ci sbagliamo di grosso. Perché adesso anche l’americana CNN, con un vero e proprio reportage su quanto continua ad accadere nelle nostre campagne ha raccontato i drammi umani sottesi allo sfruttamento che i migranti subiscono per salari da fame, ha fotografato i ghetti e ha avuto il coraggio di affrontare in maniera ineccepibile un fenomeno criminale, quale quello del “caporalato” che purtroppo continua ad essere la regola in moltissime realtà agricole dal Gargano sino al Salento. Fenomeno che, purtroppo, a leggere l’articolo, getta una cortina di fumo sulle amenità di una terra bellissima però ricca ancora di troppe contraddizioni.

“Queste comunità improvvisate” scrive il giornalista Lorenzo D’Agostino nell’articolo diffuso sul sito della CNN“ospitano migranti legali e non documentati provenienti da tutto il mondo. Includono i cittadini dell’UE, spesso provenienti da Romania e Bulgaria, afghani e pakistani, ma la maggior parte dei residenti sono giovani provenienti dall’Africa.
“Vengono qui per trovare lavoro come braccianti. Ma, secondo i sindacati e il governo nazionale e regionale, molti sono sfruttati – costretti a lavorare per lunghe ore e guadagnare molto al di sotto del salario minimo”.
“Per ogni scatola da 300 chili di pomodori riempita dai lavoratori, il proprietario del terreno dà 5 € ($ 5,80) a un intermediario italiano che si occupa del gangster. Dopo che entrambi hanno preso il loro taglio, il lavoratore ottiene € 3 ($ 2,5). I migranti pagano € 5 per il trasporto, a volte altri cinque per il cibo “.
 
“Il salario minimo legale per i lavoratori in questa provincia è di € 53 ($ 62) al giorno. L’orario di lavoro è limitato a sei ore e mezza al giorno, con un massimo di tre ore di straordinario al giorno”.
Il link dell’interessante report, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che tra le sue molteplici attività da anni si batte per i diritti dei migranti e contro lo sfruttamento nei campi, è il seguente: http://edition.cnn.com/2017/12/07/europe/italy-migrant-camp-exploitation/index.html