Esplosione gasdotto in Austria, M5S: “fermare TAP in Puglia, puntare su rinnovabili”

“L’incidente all’impianto di gas in Austria mette a nudo tutte le debolezze della strategia energetica dell’Italia. I gasdotti non solo favoriscono l’inquinamento, ma sono anche insicuri e rischiosi. Il governo, anziché portare avanti progetti dannosi e inutili come il Tap o l’EastMed, punti tutto sul potenziamento delle fonti rinnovabili. La stagione dei fossili deve chiudersi una volta per tutte”. Lo dice l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, commentando lo scoppio avvenuto alla stazione di compressione gas di Baumgarten an der March, in Austria.

“E’ bastato un incidente in un punto del gasdotto che dalla Russia porta il gas all’Italia per far cadere il nostro Paese in uno stato di emergenza” – continua D’Amato – “Basterebbe questo a porre un freno a tutti i propositi di nuovi gasdotti a cui sta lavorando il governo, a partire dal Tap. Non è diversificando le fonti di approviggionamento di gas, come sta speculando in queste ore il ministro Calenda, che risolveremo i nostri problemi energetici. Se vogliamo rispettare i nostri impegni presi a Parigi per la lotta al cambiamento climatico e se vogliamo garantire energia pulita e sicura al nostro sistema Paese, occorre puntare sulle rinnovabili”.

A Calenda” – prosegue l’eurodeputata 5Stelle – “segnalo poi che l’impianto in cui è avvenuto l’incidente è gestito dall’italiana Snam, la stessa che si sta occupando di portare il Tap in Puglia. Una coincidenza non certo rassicurante e che smentisce tutti coloro che sostengono che il gasdotto sia sicuro. Non lo è, lo hanno segnalato anche Umberto Ghezzi del Politecnico di Milano, che ha paventato ‘rischi estremamente rilevanti’ come ‘esplosioni e incendi’, e la Regione Puglia”.

“Anche per queste ragioni ho scritto al commissario Ue all’Ambiente Canete denunciando i rischi connessi al Tap e le probabili violazioni delle norme Ue in tema di valutazione di impatto ambientale” – conclude – “Cosi’ come ho denunciato, a seguito di segnalazioni di diverse ong europee, le pressioni del governo italiano volte ad annacquare il Pacchetto Energia Pulita, per evitare paletti, guarda caso, ai rifornimenti di gas. Il fossile va fermato. Ora. La battaglia M5S in Europa non si ferma”.

 

TAP, DONNO (M5S): ESPLOSIONE IN GASDOTTO AUSTRIACO SIA MONITO PER ITALIA


Roma, 12 dic – “Mentre in Austria si è verificata una pericolosa esplosione nel gasdotto di Baumgarten, con il bilancio di un morto e decine di feriti, Calenda continua a rimarcare l’importanza della realizzazione di Tap. Dire che siamo all’assurdo è davvero poco” così in una nota la Senatrice Daniela Donno (M5S).

“Esprimo il mio cordoglio ai familiari della vittima e vicinanza a tutte le persone ferite. Purtroppo si tratta di un incidente che dimostra quanto simili infrastrutture possano rivelarsi delle vere e proprie bombe ad orologeria, causando danni irreversibili per le persone e per l’ambiente circostante. Un’altra ragione, l’ennesima a questo punto, per ribadire la nostra profonda contrarietà a Tap, perché quello che è accaduto oggi in Austria non si verifichi anche da noi” conclude Donno.

 

TAP, esplode gasdotto in Austria. M5S: “Con TAP quelle vittime potevano essere pugliesi. Becera strumentalizzazione di Calenda.”

In seguito alla forte esplosione di un terminal gas a Baumgarten in Austria, che ha causato per il momento un morto e diverse decine di feriti, si esprimono gli otto consiglieri regionali M5S Antonio Trevisi, Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia:

“Che il ministro Calenda non fosse particolarmente interessato alla tutela del territorio regionale pugliese” – tuonano i cinquestelle –  “lo si era compreso già dai suoi vaneggiamenti sulla necessità di tenere in piedi l’ILVA nonostante causi morte e malattia sul territorio della provincia di Taranto; ma che oggi, in seguito ad una forte esplosione in Austria di un impianto molto simile al TAP che ha causato per il momento un morto e diverse decine di feriti, riesca a strumentalizzare la tragedia affermando addirittura che “se avessimo il Tap oggi non dovremmo dichiarare lo stato di emergenza gas” supera ogni limite di decenza. Al ministro Calenda” – continuano – “che è evidentemente più interessato all’assenza di gas e alla tutela degli interessi economici e ben poco alla vita dei suoi concittadini, vorremmo dire che è solo una fortuna che oggi quell’impianto esploso non si trovasse in Salento, perché altrimenti oggi ci staremmo disperando per la morte e per il ferimento di numerosi italiani e staremmo assistendo, magari, alla solita passerella di politici come lui sul nostro territorio. Tutta la nostra solidarietà va a quegli uomini feriti in Austria e ai parenti dell’unica vittima accertata nella speranza che non ve ne siano altre.”

“Questa tragedia conferma soltanto una triste realtà – aggiungono i pentastellati – tutte le nostre denunce e i serissimi rischi di portare TAP nella nostra regione sono più che concreti. Adesso siamo ancora in tempo per fermare questa grande opera utile soltanto a governanti e lobby, che rischia di mettere in pericolo un intero territorio. Siamo ancora in tempo per poter ripartire con una strategia energetica innovativa che punti sulle fonti rinnovabili e sulla generazione distribuita. La Puglia e i pugliesi – concludono – stanno già pagando abbondantemente per le scelte infauste e vergognose fatte negli anni da politicanti miopi e cinici che ci auguriamo di mandare a casa prima che causino altri danni irreversibili.”