Morì a soli quindici anni mentre si trovava sulla giostra del “Tagadà”. Il 15 agosto 2016 ad Alezio si festeggiava in onore della Madonna della Lizza, di conseguenza nel paese oltre alle bancarelle erano state montate anche diverse giostre tra cui la “Tagadà”. Una giostra alquanto pericolosa se non ci si attacca come dovuto.
Ed è proprio quello che successe quel giorno: un gruppo di ragazzi tra cui c’era Samuele Piro, salirono sulla giostra, ma durante il giro, i ragazzi si alzarono e si spostarono al centro della giostra senza nessuna sicurezza. Ad un certo punto Simone perse il controllo e andò a sbattere contro le parti di metallo della struttura procurandosi delle ferite gravi. Immediatamente trasportato al “Vito Fazzi” di Lecce, morì dopo poche ore.
Per questa brutta vicenda fu accusato di omicidio colposo il giostraio 30enne Gianmarco Pisanello di Gallipoli, in quanto, secondo l’accusa, avrebbe dovuto fermare subito la giostra una volta accortosi che i giovani si trovavano nella parte centrale e non seduti a loro posto.
Ora il giostraio è stato condannato ad un anno di reclusione. Il gup di Lecce Carlo Cazzella, qualche settimana fa, aveva rigettato la richiesta dell’uomo di patteggiare la pena a sei mesi.