Solo in una tenda nel parco del castello di Barletta. Criticatemi, intanto io muoio di freddo.

“Vivo in tenda. Molti mi guardano. Si lo so, non dovrei essere qui. E’ occupazione di spazio pubblico. Lo so, non sono autorizzato. Lo so. Ma so anche che non sono io l’artefice del mio degrado. So che nessuno mi ha aiutato. So che questa tenda è la mia casa. Non ho altri posti dove andare e li fuori fa freddo. Lo so che non sto facendo la cosa giusta. Ma, dopotutto, chi nei miei confronti lo è stato? – è il commento immaginario (ma non troppo) che ci passa per la mente nel vedere l’immagine diffusa sui social nelle ultime ore che ritrae una tenda montata all’interno del parco urbano in prossimità del castello svevo di Barletta. Il grande edificio storico, simbolo di una cultura che ha le sue radici centinaia di anni fa e simbolo del passaggio di Federico II di Svevia nella nostra terra, non può che osservare silenzioso un degrado che di certo, non è colpa di chi lo subisce.

La foto è stata diffusa su Facebook da un cittadino  (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).

Il web si divide“Piuttosto che fare la foto, sputtanarlo qui, perché non ti sei avvicinato chiedendo a quell’uomo la motivazione per la quale vive li? O magari perché non gli hai portato una thè caldo? Evidentemente ha scelto di stare lì tranquillo piuttosto che andare in stazione………. Sempre a giudicare! PIUTTOSTO AIUTATE” – è il commento di un cittadino.

Andiamo insieme da questa persona, magari gli portiamo qualcosa di caldo e vediamo se riusciamo a fare qualcosa per lui?” – commenta un altro utente.

Una situazione che farà riflettere e che vogliamo pubblicare rispettando l’identità del soggetto all’interno della tenda con l’unico scopo di sensibilizzare la popolazione affinché si possa finalmente trovare una soluzione per chi una casa non ce l’ha e in questi giorni è costretto a subire le rigide temperature in una tenda, oltre alle critiche da tastiera. Speriamo seguano anche dei fatti concreti. Per ora vi lasciamo con questa foto: