Miracolo a Bari: partorisce la neonata prematura con l’influenza, si risveglia dal coma “grazie al Policlinico” – video

Al Policlinico di Bari salvate in extremis una neonata, partorita al sesto mese di gravidanza, e la sua giovane mamma che ha rischiato di morire per un’influenza. “Non ricordo niente” – ha dichiarato la mamma, visibilmente ammalata, ai microfoni del Tgr. Ossigenazione extracorporea che ha costretto la ragazza ad essere sottoposta ad un cesareo d’urgenza.

La donna è stata ricoverata dallo scorso gennaio. La bimba è stata presa in cura dai medici, mentre la mamma è uscita dal coma soltanto poche ore fa. Dopo essersi risvegliata, la giovane mamma ha ringraziato i medici del Policlinico di Bari che hanno lavorato duramente per salvare lei e la sua bambina.

Parole che hanno commosso il web, anche gli utenti della nostra redazione  (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui).

Il virus dell’influenza A sottotipo H1N1 è un sottotipo di virus di Influenzavirus A. Appartiene alla famiglia Orthomyxoviridae. Ne esistono numerose varianti che causano forme influenzali pandemiche negli animali, come l’influenza aviaria e la febbre suina. Come per l’influenza stagionale, la trasmissione da persona a persona si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva trasportate starnuti o colpi di tosse di persone infette e per mezzo del contatto con materiali o superfici infette. I sintomi dell’influenza sono febbre improvvisa, di norma superiore a 38 °C, e manifestazioni respiratorie (tosse, mal di gola, raffreddore) associati ad almeno uno dei seguenti sintomi: mialgia ed artralgia, letargia e mancanza di appetito. Alcune persone colpite dal virus hanno anche riferito di mal di gola, nausea, vomito, diarrea (in particolare nei bambini) e mal di pancia. Influenza suina (in inglese swine influenza o swine flu) è il termine con cui ci si riferisce ai casi di influenza provocati da contagio endemica di Orthomyxovirus nei suini con riferimento in particolare al ceppo H1N1. Il virus si trasmette difficilmente dal suino all’uomo. Quando questo avviene può subire una mutazione diventando specifico per l’uomo. I virus sono denominati Swine influenza virus (SIV).

La distinzione non è basata sulla filogenesi. I ceppi SIV isolati finora sono stati classificati come Influenzavirus C o come uno dei numerosi sottotipi dell’Influenzavirus A. Oggi si ritiene che l’influenza suina sia una malattia respiratoria dei maiali causata da un virus influenzale di tipo A. Questo tipo di influenza colpisce con una certa regolarità i maiali. Normalmente gli esseri umani non vengono colpiti da questo virus anche se sono stati documentati casi di contagio (sono stati osservati 12 casi negli Stati Uniti nel periodo che va da dicembre 2005 a febbraio 2009, generalmente tra quelle persone che sono state a contatto con i suini). A partire dal marzo del 2009 un virus di questo tipo ha contagiato degli esseri umani ed è stata dimostrata inoltre la diffusione da essere umano ad essere umano. Il contagio ha avuto origine inizialmente in Messico, estendendosi in breve tempo a più di 80 Paesi.

Non sono però ancora disponibili dati certi che indichino quanto sia semplice il passaggio del virus da essere umano ad essere umano. Secondo i ricercatori dell’Università di Pittsburgh il virus comparve per la prima volta nel 1918, nel corso degli anni si sono avvicendati periodi di diffusione ad altri di recessione temporanea; dal 1977 il virus accompagna l’influenza stagionale. La piccola, che pesava, è stata presa in cura dall’Unità di terapia intensiva neonatale. La piccola sta bene e presto dovrebbe sciogliersi la prognosi. Medici, paramedici, ausiliari, specializzati, tutti hanno contribuito per la creazione di una postazione straordinaria. Linkiamo qui sotto il servizio diffuso dal Tgr: