“Moduli per richiedere il reddito di cittadinanza” – sarebbe la richiesta giunta a molti Caf del comune di Giovinazzo nel barese a seguito evidente del trionfo elettorale del Movimento 5 Stelle, che nel suo programma elettorale aveva proposto l’introduzione di un Reddito di Cittadinanza per i cittadini italiani. Un fatto analogo sarebbe stato registrato anche presso lo sportello di ‘Porta futuro‘ a Bari, dove responsabile ha spiegato che “sono una cinquantina le persone che tra ieri e oggi hanno chiesto i moduli per ottenere il reddito di cittadinanza, si tratta soprattutto di giovani”. Sia chiaro: in Italia il Reddito di Cittadinanza, al momento, non esiste. Reddito che, nonostante la profonda discussione a livello nazionale, non è ancora stato discusso in Parlamento visto che non si è ancora insediato alcun governo. Tuttavia, seppur diffuso ampiamente nelle ultime ore, il fenomeno non avrebbe a che fare con “code di persone” ma soltanto di qualche caso isolato. Gli oppositori del M5S si mettano le mani in pace e la smettano di offendere i cittadini bisognosi.
A dirla tutta, nonostante l’appello del candidato premier Luigi Di Maio, non è ancora chiaro se il Movimento 5 Stelle guiderà il nuovo governo. Il partito più votato dagli italiani rivendica la leadership politica nel paese, mentre Matteo Salvini promette abbassamenti delle tasse e pretende un governo di coalizione di centrodestra, che per percentuali supera il M5S (si parla del 32% del M5S contro il 37% del centrodestra unito). Il tutto avviene mentre in Puglia i cittadini pretenderebbero già la ricezione di un reddito di cittadinanza. A riportare la singolare notizia è la Gazzetta del Mezzogiorno e poi anche l’edizione italiana online dell’Huffington Post, che menziona l’articolo dello storico giornale del sud Italia.
Difficile individuare una certezza: il M5S potrebbe allearsi con il PD o parte del centrosinistra e chiedere dunque a Mattarella un incarico per formare il nuovo governo. Diversamente, si potrebbe immaginare un governo Lega-M5S sostenuto dall’intero centrodestra con una maggioranza schiacciante in grado di approvare una qualsiasi legge senza il rischio di cadere per eventuale perdite di voti dei deputati durante le sedute in parlamento.
A Bari a Potenza situazione simile, almeno nelle ricostruzioni fornite alle agenzie. Eppure, secondo Nel capoluogo lucano, ad esempio, una ventina di persone si sarebbe recata allo sportello locale del Csp (Camera sindacale) della Uil. “Confermo che anche in Basilicata stiamo ricevendo queste richieste presso i nostri uffici – ha detto all’AdnKronos Antonio Deoregi, della segreteria regionale Uil – da parte di cittadini che chiedono come funziona il reddito di cittadinanza. Capisco la loro aspettativa – ha aggiunto – ma stiamo spiegando che questa misura non è ancora attiva e non sappiamo se si verificherà. Se dovesse avvenire, tanto meglio”.
Per evitare code e fenomeni del genere, a Palermo hanno deciso di mettere le cose in chiaro. Come? Nero su bianco, su un cartello affisso sulla porta d’ingresso del patronato Enasc dopo l’ennesima richiesta per il reddito di cittadinanza arrivata. “In questo Caf non si fanno pratiche per il reddito di cittadinanza” è scritto, anche in lingua araba. “Ecco cosa siamo costretti a scrivere oggi grazie ai Cinque Stelle”, lamenta Toto Barone, sindacalista di Asia, Alternativa sindacale autonoma, che sul suo sito personale pubblica ancora il logo per il Sì al referendum costituzionale di dicembre 2016.
“Il reddito di cittadinanza” – si legge nel pdf del programma del M5S – “è una misura attiva rivolta al cittadino al fine di reinserirlo nella vita sociale e lavorativa del paese. Garantisce la dignità dell’individuo e solleva il paese dalla profonda crisi occupazionale ed economica. Esso si configura come uno strumento di sostegno al reddito per i cittadini che versano in condizione di bisogno, l’ammontare dell’erogazione è stabilita in base alla soglia di povertà relativa calcolata sulla base del 60% del reddito mediano equivalente pro capite, calcolata sulla base dei parametri europei che definiscono la condizione di rischio di povertà. È inoltre intenzione del Movimento 5 stelle porre in essere, attraverso un rafforzamento delle strutture pubbliche di assistenza sociale, politiche di ascolto e aiuto alle persone in situazione di solitudine. L’ammontare è attualmente fissato sui 780€ mensili per persona singola e parametrato sulla base della scala OCSE modificata per nuclei familiari più numerosi. Alcune delle principali finalità di questo strumento sono quella di contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale, prevenire gli effetti della quarta rivoluzione industriale e sostenere l’acquisizione di competenze e l’inserimento lavorativo. All’interno della misura prevediamo anche la creazione di un Osservatorio nazionale sul mercato del lavoro”.
A chi dice che le coperture non ci sono: queste possono essere trovate attraverso il taglio di spese considerate di poco conto o superflue o in alternativa anche per l’introduzione di una sovranità monetaria, ovvero di un sistema bancario pubblico a se stante indipendente dalla Banca Centrale Europea con una moneta nazionale sovrana separata dall’euro. Una sovranità monetaria tanto auspicata anche dalla Lega.
Per il programma elettorale della Lega, infatti: “La Banca Centrale Italiana deve essere l’ente che garantisce la stabilità e il funzionamento del sistema finanziario e monetario. Istituto di diritto pubblico le cui quote possono essere detenute solo dallo Stato e sono inalienabili. Inoltre chi lavora in Banca d’Italia non può né lavorare né fornire servizi di consulenza o altro tipo agli istituti sotto vigilanza diretta o indiretta per un periodo non inferiore a 5 anni (separazione delle carriere per evitare “porte girevoli” e conflitti d’interesse)”. Con uno strumento del genere, un eventuale governo Lega-M5S potrebbe facilmente approvare un reddito di cittadinanza con le dovute coperture finanziarie. Si può fare, tutto dipenderà dai gruppi politici e dalla decisione del Capo dello Stato.
Le strade da intraprendere saranno soltanto due: o chiudersi “a riccio” con ogni partito che pretende di governare senza dar spazio all’altra maggioranza, oppure sedersi attorno ad un tavolo e formare un governo con premier e ministri superpartes in modo da approvare al più presto misure per restituire reddito e dignità ai cittadini italiani. Pensare che i pugliesi abbiano votato il M5S per avere “soldi gratis ed assistenzialismo” non solo è un’offesa agli elettori ma a tutte quelle famiglie pugliesi ed italiane che non ce la fanno più. I suicidi silenziosi di piccoli imprenditori non sono certo svaniti nel nulla e il malessere collettivo ha spinto i cittadini a votare in buona parte un movimento che ha proposto un reddito di cittadinanza. Occorre subito attivare gli strumenti per evitare che i cittadini rimangano delusi, altrimenti il rischio di malessere, intolleranza e rivolte popolari potrebbe vertiginosamente aumentare.
“A noi sindaci piacerebbe poter comunicare ai cittadini che il problema della disoccupazione è risolto e che per tutti quelli che non hanno lavoro c’è un Reddito di Cittadinanza”- commenta il Sindaco di Giovinazzo Depalma- “ Già da lunedì scorso, dietro la porta dell’assessore ai Servizi Sociali, Michele Sollecito, c’erano persone in fila per chiedere spiegazioni in merito al Reddito di Cittadinanza promesso dal Movimento 5Stelle in caso di vittoria. La loro vittoria c’è stata, netta e inconfutabile, per il Reddito di Cittadinanza, invece, la vedo dura”.