Anziana uccisa davanti alla chiesa a Bitonto, ecco i 7 arrestati – video

Carabinieri e Polizia hanno ricostruito i fatti del 30 dicembre 2017: quella mattina ci furono 4 sparatorie tra i clan Conte e Cipriano. Motivo: il tradimento, il passaggio di casacca di alcuni esponenti criminali. Per questo, nelle ultime ore Polizia e Carabinieri hanno proceduto all’arresto dei presunti responsabili dell’omicidio della pensionata 84enne Anna Rosa Tarantino, uccisa “per errore” nelle vie del centro storico di Bitonto lo scorso 30 dicembre, raggiunta, mentre attraversava la strada, dai proiettivi sparati da due sicari che inseguivano un pregiudicato rivale, Giuseppe Casadibari.

I 7 arrestati apparterrebbero ai gruppi criminali ‘Conte’ e ‘Cipriano’, in contrasto tra loro e attivi nello spaccio di droga a Bitonto. L’arresto dei presunti responsabili dell’omicidio viene compiuto da personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip presso il Tribunale di Bari. Le persone arrestate sono ritenute responsabili, a vario titolo, di omicidio, tentativo di omicidio, spari in luogo pubblico, detenzione e porto abusivo di armi, minaccia e violenza privata; reati tutti aggravati dall’aver agito con l’utilizzo del metodo mafioso.

Le indagini sono state coordinate dalla D.D.A. della Procura della Repubblica di Bari. Gli esiti positivi delle stesse hanno permetto agli inquirenti di fare piena luce sulle cruente sparatorie avvenute nella mattinata del 30 dicembre 2017 nel centro abitato di Bitonto, nel corso di una delle quali, nella centralissima via delle Marteri, venne uccisa la pensionata Annarosa Tarantino e venne ferito il 20enne Casadibari Giuseppe, appartenente a uno dei due sodalizi in lotta.

Nella stessa mattinata, prima dell’agguato di via delle Marteri, in cui perse la vita la pensionata 84enne, nella zona 167 furono sparati colpi di pistola contro l’abitazione di esponenti di spicco della criminalit locale affiliati al clan Conte e venne ucciso Rocky, il cane di uno degli affiliati. Subito dopo l’omicidio della 84enne, Giuseppe Casadibari decise di collaborare con gli investigatori. Da quel momento non è più tornato a casa e, una volta dimesso dall’ospedale dove era stato ricoverato per le ferite riportate, il giovane è stato trasferito in una località protetta. Video del Tgr: