Bari: scarpe ed indumenti contraffatti a famiglie in difficoltà, così si lotta alla povertà e allo spreco – video

6.000 prodotti tra scarpe, cinture ed indumenti con simboli taroccati che ricordano quelli dei marchi più famosi ritrovati presso bancarelle abusive nel territorio della città di Bari. E’ la scoperta della Polizia Municipale di Bari che nell’ultimo periodo ha provveduto al sequestro della merce contraffatta. Vista la buona qualità dei prodotti, nonostante la contraffazione, pigiami, maglioni e tute sono stati distribuiti alle associazioni di volontariato che si occupano di aiutare le categorie più svantaggiate.

La povertà, anche a Bari è dilagante e con questa scelta, la Polizia Municipale ha preferito donare i prodotti sequestrati piuttosto che preferire altra destinazione. Gli indumenti saranno dunque utilizzati da persone che ne avranno bisogno, gente povera che spesso non ha soldi nemmeno per comprarsi un paio di scarpe. L’annuncio è stato effettuato alla presenza di giornalisti e del Sindaco di Bari Antonio Decaro.

Ai microfoni della Rai, è stata ricordata l’importanza del riutilizzo di questi prodotti, contribuendo così anche ad una significativa lotta allo spreco oltre che ad una lotta alla povertà. Il materiale era stato sequestrato nel corso di operazioni di contrasto al commercio illegale. Nel frattempo, si contano in centinaia le famiglie che si rivolgono alle realtà solidali per chiedere un aiuto concreto.

Un problema, quello dei disagio sociale e della povertà in genere, spesso menzionato anche da molti concittadini che hanno in molti casi espresso pareri e segnalazioni alla nostra redazione  (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com). Linkiamo qui sotto un video diffuso dal Tgr: